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L'opposizione critica con sarcasmo l'Amministrazione Ruggiano lamentando una "gestione troppa allegra", mentre sarebbero a rischio scuola comunale di musica e gestione del museo

Todi come il “Paese dei Balocchi” ed il sindaco Ruggiano come “Mangiafuoco”: è la città governata dal centrodestra vista dal Partito democratico che, a pochi giorni dall’ultimo Consiglio comunale, torna a criticare con le armi dell’ironia e del sarcasmo il recente operato dell’Amministrazione comunale.
“Il Paese dei Balocchi – si legge nel documento del Pd – è uscito dai libri e apre i battenti. La macchina comunale si mette in moto: operai, impiegati e vigili urbani corrono di qua e di là. Fervono i preparativi. La città è in fermento. Si investe tutto il tempo nell’allestimento di ogni sorta di svago: concerti, gincane, sport, botanica, macchine d’epoca… Si annunciano mostre (anche sul Pintoricchio, che a Todi non ha posato pennello), manifestazioni come Tipico & Dop Art… Si fanno incontri, si progetta, si allestisce… Poi si annullano le manifestazioni. Tempo, fatiche e, soprattutto, soldi buttati”.

Entrando ancor più nello specifico, è sul festival che, come accaduto in Consiglio comunale, si incentra la polemica più dura dell’opposizione.
“Lo spettacolo deve andare avanti – continua la cantilena del Partito democratico – e così arriva la volta dell’anteprima per il Todi Arte Festival.
Si annunciano grandi cose, la stampa non se ne accorge, arriva il grande giorno. Domenica otto giugno. Il tempo è inclemente, piove. Per le vie della città non si può dar spettacolo. Si dirotta tutto nel Teatro comunale (impegnato, per la verità: si sta preparando un saggio di danza, ma tutti vengono messi alla porta in cinque minuti). 70.000 euro bruciano in due ore, per uno spettacolo offerto a 500 persone. L’intero contributo stanziato a bilancio dal Comune per il Todi Arte Festival è speso. Avanti tutta.
Anche se, ad anteprima finita, non ci è dato ancora di sapere quale sarà il programma, chi organizzerà il festival e si assumerà i rischi d’impresa“.

Il Pd sottolinea poi come “i soldi da una parte si spendono, dall’altra si tolgono”. Il riferimento del’opposizione è soprattutto al settore cultura.
“Nel Paese dei Balocchi, la trentennale Scuola comunale di musica sembra non aver più un futuro certo, anzi l’assessore Bergamini ne annuncia impassibile la chiusura in riunione con i docenti.
Circuito museale e Parco culturale vacillano, la gara va deserta, forse si assegnerà a cifre più alte del previsto. Si spende e si spande – conclude il documento del Partito democratico – perché nel Paese dei Balocchi anche la gestione deve risultare allegra. L’essenziale è divertirsi. Avanti, allora, gente, avanti così. Alla scoperta di Mangiafuoco”.

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