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Le persone assistite dalle associazioni di volontariato sono quadruplicate in dieci anni; il dato mentre ad Assisi 700 operatori della Caritas si confrontano sul preoccupante fenomeno

Al Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli in Assisi ha preso il via il 32° Convegno nazionale delle Caritas diocesane promosso dalla Caritas italiana (i lavori si concluderanno il 26 giugno) dal tema ”Amiamoci coi fatti e nella verità: i volti, le opere, il bene comune”.
L’importante assise dell’organismo pastorale della Chiesa vedrà la partecipazione di 700 delegati (tra direttori e operatori in rappresentanza di 220 Caritas diocesane e operatori della Caritas italiana).
La prima volta che si tenne il Convegno nazionale Caritas ad Assisi fu nel 1981, mentre altre nove volte si svolse sempre in Umbria, a Collevalenza, al santuario dell’Amore Misericordioso, che l’ospitò dalla decima edizione alla diciottesima, tra gli anni 1983 e 1991.
I lavori hanno come icona il ”San Francesco che dona il suo mantello”, del grande ciclo pittorico giottesco della Basilica Superiore di Assisi.

L’importanza della funzione, delle Caritas e di altre associazioni che perseguono il medesimo scopo, risalta anche dalla notizia che è in crescita il numero delle persone assistite un po’ in tutta l’Umbria.
Ad esempio dall’associazione San Vincenzo dè Paoli della diocesi di Terni, Narni e Amelia, è risultato che dalle 500 persone assistite nel 1997 si è passati alle 2.000 del 2007.
Secondo la San Vincenzo sta emergendo una fascia di età della popolazione che sta faticando a vivere ed è la generazione dei quarantenni che, nel territorio diocesano “è più povera e ha meno prospettive rispetto ai propri genitori”.
Le situazioni di maggiori difficoltà si riscontrano, sempre secondo l’associazione, nelle famiglie monoreddito, nelle persone cinquantenni che hanno perso il lavoro, nelle famiglie con malati in casa e ragazze madri senza lavoro.
E tale situazione non riguarda prevalentemente gli stranieri bensì la popolazione locale. Gli aiuti elargiti, perciò, non bastano più.

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