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La sede del distaccamento dell'Arma è stata individuata nell'area dell'ex distributore carburanti, che verrà così bonificata e riqualificata; respinte le rivendicazioni frattigiane

Per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri di Monte Castello di Vibio è già stato individuato il terreno e bello che preparato il progetto. Il sindaco Roberto Cerquaglia ne ha dato conto alla cittadinanza in un’affollata assemblea pubblica, con una “accelerazione” che è sembrata una risposta indiretta alle rivendicazioni provenienti dalla vicina Fratta Todina per diventare sede del distaccamento dell’Arma.
Tutto è nato dal fatto che l’attuale caserma, che si trova all’interno del centro storico montecastellese, è caratterizzata da spazi non più sufficienti e da una collocazione per certi versi infelice dal punto di vista operativo.
Presto atto della situazione, gli amministratori hanno provveduto nei mesi scorsi, dopo un sopralluogo con gli stessi carabinieri, all’individuazione dell’area dove costruire la nuova caserma. Si tratta del sito dell’ex distributore di carburanti, in prossimità del vecchio campo sportivo e poco prima dell’ingresso del paese.
Per l’edificazione dello spazio, che è di proprietà privata, ci sarà la necessità di provvedere ad una variante del piano di fabbricazione, ma ciò non dovrebbe comportare particolari ostacoli, essendo peraltro la scelta condivisa sia dalle forze di maggioranza che di opposizione.

Il progetto della nuova sede, che è stato redatto dal geometra Alviero Palombi, prevede gli uffici al primo piano, gli alloggi per il comandante e gli uomini in organico al secondo e un ampio spazio esterno per il parco auto.
La realizzazione della caserma, per la cui costruzione si è già fatta avanti una ditta del luogo, permetterà anche la bonifica e riqualificazione della zona dell’ex distributore, mentre sotto il punto di vista dell’impatto visivo si dovranno pronunciare le autorità competenti in materia.
Il sindaco Cerquaglia ha concluso ribadendo che la caserma si farà a Monte Castello, dove l’Arma è presente da più di mezzo secolo.
Nei giorni scorsi, con il collega frattigiano Mencacci, c’era stata in proposito una disputa sui giornali. Da Fratta è stato fatto notare come il proprio territorio fosse più popolato e inserito sulle future direttrici di sviluppo (facendo con ciò riferimento anche al nuovo ospedale di Pantalla); da Monte Castello si è risposto che il paese del teatro della Concordia conta un afflusso turistico tale da compensare il divario demografico.

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