Condividi su facebook
Condividi su twitter
Attivata la rete di monitoraggio e assistenza per contrastare gli incrementi di mortalità per cause cardiovascolari, cerebrovascolari e respiratorie

Considerato che le particolari condizioni metereologiche stagionali, caratterizzate da innalzamenti anomali e prolungati delle temperature e dei tassi di umidità, impongono l’attivazione tempestiva di interventi, preventivi ed assistenziali, necessari per prevenire gravi danni alla salute delle categorie più esposte, la Usl 2 ha attivato la propria rete di monitoraggio e di assistenza.
Molti aspetti della salute possono essere influenzati dalle variabili metereologiche. Per quello che riguarda le temperature elevate, l’attenzione si è incentrata sugli effetti provocati sulla salute, dalle cosiddette “ondate di calore”, che sono state messe in relazione con incrementi di mortalità per cause cardiovascolari, cerebrovascolari e respiratorie.

In particolare le fasce di popolazione maggiormente esposte risultano essere:

– le persone con età superiore a 64 anni che possono non essere in grado, per le condizioni di parziale o totale non autosufficienza, di avvertire i cambiamenti di temperatura e di adattarvisi prontamente;
– i neonati ed i bambini al di sotto di 1 anno che hanno difficoltà a disperdere il calore e dipendono dagli adulti per le condizioni ambientali e lo stato di idratazione;
– i soggetti con malattie mentali che possono trovarsi in condizione di non adeguata sensibilità ai cambiamenti di temperatura e possono dipendere in maniera rilevante da chi li assiste;
– i soggetti obesi che hanno maggior difficoltà a disperdere calore;
– i soggetti portatori di malattie croniche, con particolare riferimento alle affezioni cardiocircolatorie e quelli che assumono farmaci o sostanze in grado di modificare la percezione del calore e la termoregolazione;
– i soggetti che assumono farmaci o sostanze in grado di modificare la percezione del calore o la termoregolazione.

Nell’ambito di queste categorie una particolare attenzione deve essere assicurata alle persone di età superiore a sessantacinque anni che versano in difficoltà fisio-psichiche-relazionali e socio-economiche.
La ricadute sul territorio vengono gestite in prima battuta dai Direttori di Distretto chiamati ad applicare quanto previsto nel Documento Regionale sull’“emergenza calore 2008” attraverso la realizzazione di attività / servizi utili a fronteggiare i livelli di allarme e di emergenza e adottando, in particolare, le seguenti azioni:

a) inviare le schede di segnalazione dei soggetti a rischio e il materiale informativo di cui sopra alle Sedi di erogazione territoriale dei Servizi di base e specialistici, alle Strutture a gestione diretta, ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta;

b) prevedere, in caso di dichiarazione del Livello 3 “Emergenza”, da parte della Presidente della Giunta Regionale, l’attivazione di eventuali interventi di assistenza domiciliare tutelare, finalizzati alla sorveglianza e assistenza di persone in condizione di non autosufficienza che possono comunque permanere nel contesto di vita abituale;

c) sostenere, attraverso l’attivazione dei Centri di Salute, iniziative di coinvolgimento attivo della rete sociale territoriale con particolare riferimento al Sindacato Pensionati e alle Associazioni di volontariato;

d) elaborare, nella specifica realtà territoriale, protocolli operativi
con l’Ambito Territoriale di competenza, per la realizzazione di azioni coordinate idonee a fronteggiare i rischi derivanti da eventuali ondate di calore e per la individuazione, in collaborazione con i Comuni Capofila, di ambienti e luoghi di accoglienza idonei ad ospitare i soggetti a rischio come previsto dal Documento Regionale.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter