Sequestro di persona, violenza sessuale continuata su minorenne, lesioni aggravate e percosse. Sono le terribili imputazioni contestate a un cittadino tuderte, R.T., sessantanovenne residente da tempo nel centro storico della città, seppur di origini campane (già in passato condannato per l’omicidio della moglie), arrestato ieri a Todi, dai militari della locale Stazione dei Carabinieri.
La notizia ha svegliato la città e le ha inferto una profonda e dolorosa ferita: voci sulla vicenda erano già trapelate la sera prima, ma in mattinata hanno trovato drammatica conferma.
L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia ed è l’esito di delicate e laboriose indagini, che i Carabinieri della Compagnia di Todi hanno condotto, grazie alla loro accortezza investigativa.
Lo scorso 10 giugno, infatti, la vittima, una ragazzina quattordicenne, ucraina che risiede a Todi da quattro anni circa, s’è presentata con la sua mamma nella Caserma di Via Sant’Agostino, per sporgere denuncia contro l’uomo, accusandolo di averle mollato con un bastone una gran botta su un braccio.
Gli inquirenti, dopo aver sentito entrambe, esaminando il racconto e il contesto nel quale s’era verificato si sono subito accorti che si prospettava la possibilità ci fosse sotto qualcosa di più.
Non si sono fermati, dunque, hanno proseguito le indagini e le hanno approfondite, fino a scoprire i contorni della tremenda verità: già da circa un anno quell’uomo avrebbe perpetrato violenze carnali sulla ragazzina, oltretutto battendola se lei cercava di ribellarsi.
L’uomo si sarebbe avvicinato a madre e figlia con la scusa di dar loro una mano. Poi, piano piano, approfittando dell’assenza della donna mentre era al lavoro, avrebbe cominciato a rivolgere le sue attenzioni per niente innocenti sulla figlia e a molestarla continuando a farlo per parecchio tempo.
Nonostante il palese e diffuso sconcerto, Todi non è purtroppo nuova a “fattacci” di questo genere. Come si ricorderà, nei mesi scorsi, vi era stato il caso della violenza perpetrata in ambito familiare da dei nonni nei confronti dei nipotini.