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La manifestazione aprirà i battenti a Bevagna venerdì 20 e si prolungherà fino a domenica 29 giugno: molte le novità in programma

Saranno ancora una volta dieci giorni di festa lungo strade, vicoli e angoli suggestivi, con artigiani e mercanti, dame, arcieri e cavalieri, osti, musici e giullari a guidare i visitatori nella vita quotidiana medievale del Duecento e del Trecento, alla scoperta di un mondo denso di spiritualità, simbolismi e intriganti lotte per il potere.
È quanto accadrà a Bevagna, tra venerdì 20 e domenica 29 giugno, con il “Mercato delle Gaite”, la ricostruzione storica che prende ispirazione dall’antica divisione amministrativa di Bevagna in “guaite” e che oggi mette in competizione i quattro quartieri in cui è divisa la città: San Giovanni, Santa Maria, San Pietro e San Giorgio.

Durante la manifestazione, che l’anno scorso ha attirato 130 mila visitatori, ogni “Gaita”, per aggiudicarsi il “Palio della Vittoria”, parteciperà a gare di tiro con l’arco, allestirà taverne, botteghe artigiane e mercati tipici dell’epoca, realizzati con attente ricerche filologiche su antichi documenti medievali.
Saranno assaggiati piatti cucinati secondo antiche ricette umbre, ma si potranno anche ammirare le botteghe del ceraiolo, del cartaio, del tessitore e del tintore, per capire come si producevano le candele in pura cera d’api, i fogli di carta “bambagina” (realizzata con polpa derivata dagli stracci), le sete realizzate con il “torcitoio”, i dipinti fatti con pigmenti in polvere legati con le proteine del tuorlo d’uovo.

Da quest’anno, inoltre, i visitatori potranno apprendere anche l’“ars orafi”, l’“ars campanaria”, l’“ars spetialis”, madre della farmacologia, e i mestieri dello “zecchiere” e del “fabbriciere”, grazie ai quali nel medioevo venivano prodotti le monete “Cortonese” e “Perugino”, oltreché spade ed altri semilavorati ferrosi.
Il programma completo dell’iniziativa può essere consultato su www.ilmercatodellegaite.it.

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