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L'associazione nazionale caccia tradizionale di colombacci, con sede a Todi, lancia un appello per l'etica venatoria e rivolge una "domanda" alla presidente Lorenzetti e all'assessore Bottini

La proposta di calendario per la stagione venatoria 2008/2009 che la Giunta Regionale sta rinviando per il parere alla 3° Commissione Consiliare, registra l’intervento del Club della Palomba di Todi, associazione di cui è presidente Antonio Pinotti, che ha deciso di rivolgere una “domanda” alla presidente della Regione e all’assessore Lamberto Bottini.
A quali principi d’ordine faunistico, etologico, biologico o di etica venatoria – è scritto in un comunicato – ci si è ispirati per proporre di anticipare a lunedì 1° settembre l’apertura alla specie Colombaccio (Colomba palumbus), quando l’art. 18 della legge 157/92- Comma b – prevede che tale specie possa cacciarsi dalla 3° domenica di settembre al 31 gennaio di ogni singola stagione venatoria?
In attesa di una risposta – fanno sapere dall’associazione – noi abbiamo il dovere di esprimere sin d’ora il nostro più netto dissenso e di esternare tutto il nostro impegno per far rimuovere tale vistosa anomalia”.

Ecco le osservazioni dell’Associazione nazionale caccia tradizionale di Colombacci:

1) con nota raccomandata prot. N. 877 del 6 Giugno c.a. abbiamo investito del problema l’Istituto Nazionale della fauna Selvatica, che può concedere alle singoli Regioni la deroga per la preapertura al Colombaccio sulla base dello status delle locali popolazioni nidificanti.
La Regione dell’Umbria dopo l’assennata decisione presa nella stagione venatoria 2005/2006 è tornata sui suoi passi ed ha stabilito nelle due ultime stagioni venatorie la preapertura alla specie Colombaccio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
La pressione venatoria esercitata dei circa 40.000 cacciatori ha decimato la specie. L’INFS ha tutti gli strumenti per allertare questo stato di cose e di decidere con responsabilità al riguardo.

2) Si ribadisce che la direttiva europea n. 409/79 ed il documento redatto dalla Commissione UE-ORNIS dispone che è assolutamente vietato far coincidere il periodo biologico della riproduzione di ogni specie (preparazione del nido, cova delle uova, in volo) con la loro cacciabilità.

3) La guida interpretativa UE della citata direttiva 409/79 certifica che la fase riproduttiva della specie Colombaccio si prolunga, nel nostro paese, fino a tutto il mese di settembre di ogni anno. Ciò in relazione ai fenomeni delle mutazioni climatiche, al tipo di cultura in essere nei terreni ed all’ aumentata sedentarietà di tale specie.

“L’etica venatoria – scrive il Club della Palomba – necessità di gesti forti e responsabili. E’ in gioco il futuro della caccia. La nostra parte noi la stiamo facendo. Con “Zefiro 2007/2008, e con le edizioni precedenti, il Club ha aperto una nuova strada per coinvolgere i giovani studenti. Abbiamo operato ed opereremo per ricomporre le incomprensioni ed i luoghi comuni, che tutt’ora esistono, fra cacciatori e varie componenti della società civile”.
“Al riguardo – prosegue la lettera aperta – registriamo segnali incoraggianti da parte di talune associazioni venatorie. Anche le istituzioni abbiano il coraggio di “battere un colpo” e di assumere conseguenti decisioni. Le nostre ragioni, che taluni vogliono far apparire all’interno del mondo venatorio, come unitarie, ma così non è, sono da considerarsi fortemente maggioritarie fra tutti i cittadini, che attraverso questi nostri comportamenti hanno dato e stanno dando un giudizio più benevolo nei confronti dell’attività faunistico venatoria”.

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