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E' stato dimostrato che il loro Dna rivela gli inquinanti presenti nel terreno a cui il verme ha trovato il modo di adattarsi senza subire danni

Chi lavora in campagna conosce bene l’utilità dei lombrichi, ma mai avrebbe pensato che questi vermi fossero un sofisticato laboratorio ambientale.
La scoperta, pubblicata in due articoli su altrettante riviste scientifiche del gruppo BioMed e relativi a due studi britannici, condotti dall’Università di Cardiff e dal Consiglio delle ricerche sull’ambiente, è che nel Dna dei lombrichi si nasconde un campanello d’allarme molecolare che segnala la presenza di contaminanti nel terreno e ne indica esattamente la natura.
I risultati permettono inoltre di capire in che modo i lombrichi hanno messo a punto meccanismi di adattamento che permettono loro di sopravvivere anche in terreni contaminati da inquinanti come rame, cadmio, fluoroantene e atrazina.
Questa scoperta apre nuove possibilità sia per il controllo di queste sostanze, sia per azioni di bonifica del suolo.

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