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La decisione è stata assunta dalla direzione aziendale dopo l'intesa raggiunta da Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica con la Regione Umbria

Sembra che finalmente i lavoratori possano aspirare ad essere considerati esseri umani e non numeri come capita a quanti da anni lavorano a tempo determinato.
Non sarà più così per circa 60 operatori precari del personale tecnico-amministrativo dell’Unità sanitaria locale n. 2 di Perugia  che sono stati stabilizzati e hanno ottenuto quella tranquillità che può consentire di trarre da un onesto lavoro motivo di soddisfazione, se non altro perché il futuro lo si può vedere un po’ più certo e definito, la potranno avere.
Un accordo, infatti, è stato raggiunto tra la direzione della Usl del perugino, Cgil, Cisl, Uil e la Rsu aziendale per l’assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori.
L’accordo è arrivato a seguito dell’intesa raggiunta a livello regionale lo scorso febbraio dai sindacati della  Funzione Pubblica con la Regione per la stabilizzazione del personale del comparto della sanità dell’Umbria.

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