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Il contrasto tra il sindaco Ricci e la Curia sembra destinato ad aumentare dopo che il primo cittadino della città di San Francesco ha annunciato l'intenzione di blindare la città

Contrasti ad Assisi tra il sindaco e la Curia. La seconda, dopo le ordinanze comunali contro nomadismo ed accattonaggio, aveva ribadito che “in questa materia non basta sanzionare e reprimere”. Facendo finta di non capire il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, di Forza Italia, ha replicato alla Curia diocesana che “occorre distinguere fra solidarietà e sicurezza”.

Per il sindaco “le ordinanze emesse su nomadismo e accattonaggio hanno il chiaro obiettivo, in raccordo con le forze dell’ordine, di tutelare cittadini, ospiti, luoghi pubblici e sacri da coloro che compiono, o tentano di farlo, atti di microcriminalità. La gente che ha avuto problemi conosce bene questi fatti. Questi fatti ci sono stati segnalati, con insistenza, da molti”.
Per il primo cittadino Assisi ritiene c’è “una differenza fra solidarietà da assicurare a poveri e bisognosi (e ciò avviene attraverso i servizi sociali del Comune e le strutture religiose) e chi compie atti contro il decoro pubblico o l’incolumità delle persone e dei turisti. Di fronte a questo non si può far finta di nulla, con opinioni culturali tutte, comunque, rispettabili”.
Poi Ricci ha formulato un programma sulla sicurezza “un lavoro costante attraverso il raccordo fra forze dell’ordine, logistica, attività di vigilanza, più illuminazione e videocamere, chiusura non a tardissima notte dei locali pubblici e ordinanze anche incisive (sino alla sgombero di campi nomadi)”.

Sempre il 25 aprile era stato attivato (ma poi sospeso per il ponte del primo maggio) dai frati della basilica di Santa Maria degli Angeli un servizio di vigilanza privata con una guardia di fronte alla chiesa, in seguito alle numerose segnalazioni di episodi di furti, tentati furti ed aggressioni subiti negli ultimi tempi dai visitatori della Porziuncola.

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