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Sembra delinearsi in modo accellerato ed imprevedibile il processo per cui un eccessivo riscaldamento farà precipitare il Nord Europa nel freddo polare

Un incubo, prefigurato qualche anno fa da un film americano sulla base di una teoria scientifica, rischia di materializzarsi in questo secolo, anche se il luogo dove si manifesterà per primo è il polo sud anzichè quello nord.
L’acqua del Polo sud diventa più dolce anche in profondità, con il rischio che rallenti il corso della corrente oceanica dell’Indiano, Atlantico e Pacifico. Per i ricercatori “se questa corrente si dovesse fermare il clima mondiale si troverebbe inevitabilmente nel caos”.
Dopo un mese di studi nell’Oceano meridionale, un team di scienziati ha rilevato infatti cambiamenti di salinità. In particolare, questa corrente oceanica, come quella del Golfo, funge da “nastro trasportatore” permettendo di mantenere equilibrato il clima del pianeta.

Tale mutamento – sostiene Steve Rintoul dell’Antartic climate and ecosystem cooperative research centre – tende a portare l’acqua calda nel lontano nord dell’Atlantico, contribuendo a rendere l’Europa molto più calda del dovuto. Se questa corrente dovesse diventare ancora più lenta o si dovesse addirittura fermare – prosegue – il clima mondiale si troverebbe inevitabilmente nel caos.
In pratica quindi il collasso della Corrente del Golfo nell’Atlantico del nord, potrebbe essere accelerato da quanto sta accadendo nell’emisfero sud del mondo e questa eventualità non è neppure stata presa in considerazione da quanti temono a breve lo spegnimento della corrente che parte dal Golfo del Messico e stanno calcolando quanti giorni mancano al “day after”.

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