Il WiMax di AriaDSL – la società umbra che si accinge ad aprire la sua sede legale ed amministrativa a Todi (si parla di un’antica torre in località Cecanibbi) e quella operativa a Marsciano (in via provvisoria nell’ex scuola che si affaccia su piazza Carlo Marx) – diventa realtà.
La società ha infatti completato i diversi adempimenti per l’ottenimento della licenza su tutto il territorio nazionale per i diritti d’uso delle frequenze messe a disposizione tramite gara dal Ministero delle Comunicazioni.
AriaDSL ha scelto lo standard 16e, già predisposto per il WiMax mobile, come la tecnologia più adatta al mercato italiano ed identificato i fornitori tecnologici in grado di supportare il piano di sviluppo della rete, nella consapevolezza che per lo sviluppo di una rete territoriale è indispensabile individuare partner autorevoli e con una presenza forte sul territorio con i quali sviluppare l’infrastruttura e il servizio.
In questa direzione va l’accordo di collaborazione per lo sviluppo del sistema WiMax firmato proprio poche settimane fa con BT Italia.
Il deployment della rete inizierà dall’Umbria dove sono già cominciati dei test reali per verificare le funzionalità del servizio, garantendo così alla “terra natia” di AriaDSL la copertura totale entro il mese di luglio.
Allo stesso tempo, AriaDSL ha avviato una serie di tavoli di discussione con le regioni e gli enti locali per il coordinamento degli investimenti in modo da integrare il contributo, tecnico ed economico, di AriaDSL in progetti pubblici territoriali già avviati.
Ariadsl, nata nel 2005 come provider, ha visto nell’ottobre 2007 entrare nella propria compagine nuovi soci, tra cui il magnate David Gilo, diventando più competitiva ed aggiudicandosi a sorpresa nel mese di gennaio di quest’anno la gara per le assegnazioni dei diritti d’uso delle frequenze BWA (Broadband Wireless Access).
