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Lettera aperta del coordinatore del Partito Democratico, Carlo Rossini, al presidente del Consiglio, con l'invito a continuare a prendere parte alle riunioni della coalizione o ad essere più chiaro, proprio in nome del rilancio e del bene della città
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L’uscita dal silenzio del presidente del Consiglio comunale di Todi Floriano Pizzichini, da tutti lungamente attesa, è oggetto da mercoledì sera, subito dopo la sua pubblicazione, di attente letture e riletture da tutti i protagonisti della scena politica tuderte, ognuno impegnato a suo modo a sezionare ogni singolo passaggio e parola del suo cesellato intervento, per cercare di interpretarne i significati più reconditi neanche si trattasse delle quartine di Nostradamus.

Nel centrodestra, pur con alcuni settori non ancora del tutto soddisfatti e rassicurati dalla presa di distanze di Pizzichini, vige la consegna dell’anti-interventismo, sia in appoggio che di ulteriore sollecitazione.
Più complicato se non impossibile fare finta di niente nel centrosinistra, dove si registra una misuratissima lettera aperta del PD, il cui coordinatore Carlo Rossini, tralasciando i distinguo lanciati dal presidente del Consiglio all’indirizzo del suo partito, chiama ancora “dentro” Floriano Pizzichini.

Ecco di seguito la lettera aperta…

“Caro Floriano, leggo il tuo intervento, mentre sto lavorando alla bozza di documento sul bilancio 2008 del Comune di Todi che come forze politiche di centrosinistra abbiamo deciso di sottoscrivere, tutti insieme, prima del prossimo Consiglio comunale e prima anche delle elezioni politiche del 13-14 aprile. Una scelta che tu stesso hai condiviso, essendo presente, alla riunione di sabato 29 marzo.
È un lavoro silenzioso e faticoso che va avanti da giorni, lontano dai clamori e dalla curiosità, peraltro legittima, di chi ci invita ad esternare, a dare anticipazioni, conferma o smentita alle tante voci che si rincorrono. Il confronto politico sul bilancio 2008 ci sarà e tu sai meglio di me in quale sede.

Il momento per la città è realmente delicato e a noi viene chiesto di esercitare la responsabilità che abbiamo, mettendo tutte le nostre risorse fisiche ed intellettuali a disposizione di Todi in analisi ed approfondimento, valutazioni e discernimento. Non in altro.
In questi giorni così intensi di campagna elettorale, rubo solo un po’ di tempo, sempre poco, sempre insufficiente, al lavoro sul bilancio, non per entrare nel merito dell’analisi politica che hai avanzato nel tuo intervento, che ben altre sedi merita per essere discussa, ma per confermarti, a distanza di qualche giorno dalla nostra ultima riunione, che il lavoro prosegue così come lo avevamo impostato: con l’analisi di un bilancio nel quale, francamente, dopo giorni di studio, non riusciamo ad intravedere il forte rilancio della città al quale tu accenni.

C’è un passaggio nel tuo intervento ampiamente condivisibile. È vero: Todi non può subire gli effetti negativi di una guerra politica fine a se stessa.
Basta leggere la Relazione del Sindaco che accompagna il bilancio per rendersene conto: è la stessa premessa al documento a dimostrarlo.
In maniera grossolana e pressappochista, senza alcun equilibrio, prescindendo dalla realtà, viene disconosciuto e banalizzato il lavoro di anni delle precedenti amministrazioni, nelle quali – converrai con me – l’esperienza socialista alla quale sei politicamente legato era forte e ben riconoscibile.
E tu sai meglio di me quanto in questi mesi l’amministrazione Ruggiano si sia giovata di una corretta attività amministrativa passata: dei progetti avviati, delle professionalità a disposizione dell’Ente, di una gestione finanziaria corretta e sana.

Caro Floriano, l’esperienza del centrosinistra avrà avuto sicuramente i suoi limiti. Limiti per i quali abbiamo tutti pagato e che con fatica abbiamo fatto nostri e deciso di superare.
Ma rimane un’esperienza amministrativa di grande dignità ed imparagonabile rispetto a quello che stiamo vedendo in questi mesi.
Quello appena trascorso per il centrosinistra è stato un periodo difficile, in cui il disorientamento ed il risentimento per la sconfitta hanno portato lacerazioni ed errori. Ci siamo detti, però, ancora una volta tutti insieme, tu ed il tuo partito compresi, di superarli e di ridare un progetto vero alla città, partendo dal rinnovamento politico in atto e contando anche su nuove forze, su una nuova classe dirigente.
A questo stiamo lavorando, giorno per giorno, ognuno nel proprio ruolo, cercando di declinare quel “bene di Todi” rimasto in questi mesi, per alcuni, solo uno slogan.

Su questa strada continueremo senza risparmio di energie, con chi ci sarà, con chi vorrà esserci, facendo tesoro della storia e degli errori di ognuno, tenendo fede alle grandi esperienze di partito nelle quali ci siamo immersi.
Continueremo a vederci e a confrontarci, contando, come sempre, anche sulla tua presenza.
Rimanendo tutti dalla stessa parte, come quella sera dello scorso giugno, quando per dare una mano in un momento che tutti sapevamo difficile arrivò a Todi Walter Veltroni.
Su quel palco, tu, uscendo per un attimo dal ruolo di presentatore, concludesti il tuo intervento così:  “Chiudo e mi permetto una battuta, perché c’è qualcuno a cui piace fare giochi e mettere un po’ di veleno – che fa sempre comodo – rispetto anche ai socialisti.
Dicono: «Dove stanno i socialisti?». A queste persone noi diciamo una cosa: «I socialisti stanno lì dove stanno da più di un secolo: a sinistra, a sinistra, a sinistra»”. Seguirono applausi.

                                             Carlo Rossini – coordinatore comunale Partito Democratico Todi

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