Condividi su facebook
Condividi su twitter
Un neurochirurgo australiano profetizza che tra dieci anni ci saranno più morti per l'uso dei cellulari che per il fumo di sigarette, con una crescita esponenziale dei tumori al cervello

I telefoni cellulari sono relativamente giovani ed i rischi connessi al loro uso non sono ancora ben definiti: alla lunga potrebbe scoprirsi che uccidono più del fumo.
E’ quanto emerge da una ricerca australiana, secondo la quale sarebbe meglio accendersi una sigaretta che usare il cellulare.
Vini Khurana, neurochirurgo presso la scuola di medicina dell’Università nazionale australiana è drastico: “I cellulari possono uccidere più persone del fumo e dell’amianto. L’esposizione alle radiazioni prodotte dagli apparecchi di telefonia mobile raddoppia i rischi di cancro al cervello. I cittadini dovrebbero evitare di usarli, quando possibile, mentre i Governi e le industrie che producono telefonini dovrebbero subito iniziare a ridurre le emissioni potenzialmente dannose“.

Per il neuchirurgo le ricerche condotte finora hanno preso in considerazione solo poche persone che avevano alle spalle una decade almeno di uso dei telefonini. Dunque in sostanza sono inattendibili.
Esisterebbe un legame evidente tra l’uso dei cellulari e l’insorgenza di alcuni tumori cerebrali.
Tanto che nei prossimi 10 anni, a meno di un’inversione di tendenza nel loro uso e di nuovi apparecchi con meno emissioni, si potrebbe assistere a una crescita esponenziale delle forme di cancro al cervello. Con un’emergenza sanitaria maggiore di quella rappresentata dal fumo di sigaretta o dall’inquinamento da amianto.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter