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Il comizio, molto atteso per le possibili ripercussioni sui futuri equilibri politici cittadini, ha visto l'intervento del quartier generale del centrodestra ed anche, a margine, di Floriano Pizzichini...

C’erano poco meno di un centinaio di persone ad accogliere nel pomeriggio di oggi Stefania Craxi a Todi, per quello che per il centrodestra cittadino si è voluto rappresentare come qualcosa in più di un semplice comizio di chiusura della campagna elettorale.
Ad accogliere la figlia del leader socialista c’era lo stato maggiore del Pdl dell’Umbria, con i candidati Luciano Rossi, Franco Asciutti, Andrea Lignani Marchesani e il generale Speciale.
C’era il sindaco di Todi Ruggiano, il vicesindaco Primieri, tutti i consiglieri comunali del centrodestra, gli assessori Serafini e Menghini, i dirigenti di Forza Italia.
Tra il pubblico, in seconda fila, c’era anche Floriano Pizzichini, socialista, presidente del Consiglio comunale…

Dopo l’introduzione del primo cittadino, che ha difeso “la figura a lungo vilipesa di Bettino Craxi” e, dicendosi orgoglioso della presenza della figlia, ha sottolineato la portata dell’azione innovatrice e riformista del craxismo, sono intervenuti l’onorevole Luciano Rossi ed il Generale Roberto Speciale, entrambi allontanatisi in anticipo dalla sala del Consiglio per poter partecipare ad un’altra riunione in quel di Spoleto.
Il primo, con un contributo in due tempi, ha elogiato quanto accaduto a Todi alle ultime amministrative e si è detto fiducioso che anche in Umbria, dalle urne del 13 e 14 aprile, arriveranno degli ulteriori e forti segnali di cambiamento.
L’ex generale della Finanza ha affiancato la persecuzione di Craxi a quella più recente che lo ha visto protagonista, invitando a serrare le fila per sconfiggere lo schieramento avverso, ritenuto indegno di governare il Paese.

Con voce un po’ flebile ma non priva di richiami alla retorica parterna, Stefania Craxi ha esordito rivelando di una frequentazione piuttosto assidua della città di Todi, della quale ha salutato con estrema soddisfazione il cambio di amministrazione.
La Craxi ha poi portato un durissimo attacco al PD dei “sedicenti riformisti” e al candidato premier Veltroni, il quale, “anche se oggi fa l’extraterrestre, dovrebbe essere processato per alto tradimento per i suoi trascorsi comunisti”. Condannata senza appello in tutte le sue articolazioni anche questa “falsa seconda Repubblica”.

Stefania Craxi, scendendo dal nazionale al locale, ha introdotto il tema più atteso, quello che secondo alcuni avrebbe spinto determinati ambienti politici a volerla a tutti i costi oggi in città.
“Todi – ha detto guardando in platea – è da sempre un comune con una forte tradizione e presenza socialista, presenza che chiamo a raccolta perchè aderisca al Popolo delle Libertà, unica casa politica nella quale hanno dignità gli ideali socialisti“.

Al doppio applauso risuonato nella sala del Consiglio, sono seguiti gli interventi di Lignani Marchesani, che ha espresso anche lui l’apprezzamento per l’opera di Craxi e fatto riferimento al valore dell’esperienza socialista, e del senatore Franco Asciutti, ricandidato al quarto mandato e protagonista del contributo più lungo.
E proprio durante il suo discorso non è passato inosservato ai più lo spostamento del vicesindaco Primieri in platea a fianco di Pizzichini, con il quale si è intrattenuto a parlare per alcuni minuti, alzandosi solo alla fine dell’intervento per tornare al tavolo degli ospiti, dove è stato seguito da lì a poco.

Mentre il sindaco Ruggiano aveva ripreso da poco la parola e si accingeva a chiudere l’incontro, Floriano Pizzichini ha chiesto di intervenire avvicinandosi al microfono. Visibilmente teso ed emozionato, il presidente del Consiglio comunale ha innanzitutto voluto chiarire che il suo non doveva essere visto come un colpo di teatro.
Pizzichini ha detto come per lui fosse inevitabile essere presente, non potendo dimenticare che proprio Stefania Craxi lo aveva invitato anni fa, quale segretario regionale dei Giovani Socialisti ad intervenire all’hotel Raphael per la nascita della Fondazione intitolata a Craxi, uno dei “padri nobili della Repubblica”.

Dopo aver sottolineato l’importanza in politica di avvertire il senso di responsabilità e di rispetto per le istituzioni, dimostrando la capacità di superare le guerre senza quartiere tra i partiti, con un chiaro riferimento alla situazione locale che lo vede coinvolto, Pizzichini si è avviato verso il successivo passaggio in un silenzio quasi irreale.
Il giovane esponente politico tuderte ha parlato di “affinità con Stefania Craxi” e della “condivisione dello stesso socialismo liberale e riformista”. “Questo rapporto forte – ha dichiarato Pizzichini – mi ha convinto di portare avanti anche qui la sua battaglia e per questo Todi avrà una sezione della Fondazione Craxi e un Circolo della Giovane Italia”. Dalla platea dei militanti del centrodestra è scattato immediato un primo applauso liberatorio lungamente trattenuto.

Riprendendo il suo discorso, Pizzichini ha invitato a comprendere “il senso profondo di quanto detto”, parlando di “scelte che devono maturare in certe forze politiche”, ma che hanno bisogno di “un apporto trasversale” per “fare un balzo in avanti in modo da uscire da schemi che non sono più possibili“.
“Dico questo – ha concluso strappando un nuovo applauso – con la coerenza di chi ha iniziato a fare attività politica da socialista e socialista vuole rimanere“.
Da sottolineare che il sindaco Ruggiano ha voluto a questo punto riprendere il microfono, ribadendo sicuramente non a caso il concetto della “sfida generazionale” e per invitare “a non arrendersi mai” e a “non essere vittima dei propri comportamenti”.

Dell’incontro abbiamo proposto una lunga quanto crediamo fedele cronaca, senza cedere alla tentazione di letture ed interpretazioni, quelle stesse letture ed interpretazioni che, sciamando dalla sala, i presenti si sono provati a scambiare per trovare definitiva conferma.
Per il momento però tanto deve bastare, rinviando a dopo le elezioni altre evoluzioni e dichiarazioni che andranno a quel punto ad inserirsi in un quadro politico che non sarà più lo stesso di oggi, per il Partito Socialista e per gli schieramenti in genere.
Se può essere utile a qualcuno, registriamo che abbiamo lasciato gli esponenti del centrodestra moderatamente soddisfatti in piazza. E che dal blog di Mario Epifani è scomparso all’improvviso l’ultimatum lanciato stamattina proprio all’indirizzo di Pizzichini.

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