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Quasi il 70% delle donne intervistate snobba l'eventuale aiuto del maschio nel disbrigo delle faccende domestiche ma poi queste sono il motivo prevalente di liti e dissapori familiari

La principale causa della “coppia che scoppia” tra le pareti domestiche è la gestione delle fatidiche faccende di casa. E’ quanto emerge dallo studio promosso dall’osservatorio Spontex Home Loving Project, creato da Mapa Spontex Italia, uno dei colossi internazionali dei prodotti per la cura della casa.
E’ stato effettuato uno studio quali-quantitativo attraverso 501 interviste telefoniche a uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni e il coinvolgimento di oltre 70 esperti tra psicologi, sociologi, avvocati matrimonialisti, mediatori familiari, architetti e responsabili di associazione di categoria.

Ben sei italiani su dieci (63%) affermano infatti che la prima causa dei conflitti tra marito e moglie nasce proprio per la cura della casa:  ”Lei vuole avere tutto sotto controllo” (71%), ”vuole fare tutto in prima persona” (66%), ”sembra l’unica e sola padrona di casa” (59%), dicono gli uomini.
”Lui non vuole fare nulla” (63%), ”non mi aiuta mai” (61%), ”vuole fare solo le cose che gli piacciono” (58%), affermano invece le donne.
E anche quando decidono di farle insieme, sulle pulizie di casa non si trova mai il momento che va bene ad entrambi tra le ”lei” che vorrebbero farle solo la mattina e i ”lui” che preferirebbero altri orari.

Per sette esperti su dieci le faccende di casa possono, invece, trasformarsi in un collante di coppia. Il 68% degli esperti ritiene che l’organizzazione dei ruoli nella gestione delle faccende domestiche è il primo punto su cui fare leva per evitare i conflitti tra le pareti domestiche.
E la base è  la condivisione, cosa, che a sorpresa, sembra più difficile da accettare per le lei: sono soprattutto le donne a voler fare le pulizie in solitudine, come sottolinea il 69,2% delle intervistate che commenta ”lui non è di nessun aiuto”, ”è impacciato e mi fa perdere più tempo”, solo per citare qualche risposta al femminile).
Più propensi a condividere le faccende di casa sembrano essere invece gli uomini: solo il 32,9% preferisce occuparsene da solo.

Per gli uomini al primo posto nelle preferenze c’è  il lavare i piatti (31,3%), seguito dallo stirare (23,6%) e dal passare l’aspirapolvere (22,1%)
. Seguono il pulire il bagno (21,1%), il lavare i pavimenti e il riordinare (rispettivamente indicate dal 14,9% e dal 14,7%).
Al primo posto nelle preferenze femminili c’è’ il pulire il bagno (32,5%), seguito dallo stirare (30%) e dal lavare i piatti (28,8%). Quarto posto per un’attività che gli uomini non amano moltissimo, ovvero il lavare i pavimenti (28,2%), seguito dallo spolverare (25,2%) e dal riordinare le camere (22,7%).
Dalle risposte emerge che il momento ideale per le pulizie è la mattina, votato soprattutto dalle signore (66,9%) e dal 61% degli uomini, anche se questi ultimi sono propensi a farle anche in altri momenti, persino dopo cena (8,2%).

Ecco le regole degli esperti per pulire in armonia e non far scoppiare nessuno:

Prima regola: evitare atteggiamenti e comportamenti dominanti nell’approccio alla cura della casa.
Seconda Regola: visto che ciascuno ha le proprie preferenze, parlarne e dividersi i compiti in maniera proporzionale alle proprie attitudini.
Terza regola: la cura della casa deve diventare un gioco di coppia, quindi mai legarsi alla routine. I due partner devono contribuire insieme per raggiungere il risultato finale.
Quarta regola: scegliere in maniera armonica l’ora o il momento ideale della giornata. Un aspetto da cui non si deve mai prescindere. 
Quinta regola: condividere che cosa ascoltare nello svolgimento delle faccende domestiche. Una buona colonna sonora puo’ aiutare a dare armonia al lavoro e quindi anche a quello di casa.

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