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Secondo il rapporto annuale dell'Incb, l'Italia è sul podio col 1° posto nel consumo di "canne" ed al terzo per quello di cocaina

Il rapporto annuale per il 2007 dell’International narcotics control board (Incb), spiega che l’Italia vince la palma del paese maggior consumatore di cannabinoidi insieme alla Spagna, mentre conquista il terzo posto (dopo Spagna e Regno Unito) per la cocaina.
L’Incb è stato istituito nel 1968 come organismo indipendente e quasi-giuridico per controllare l’implementazione delle convenzioni Onu sulle droghe.
E’ dunque ai giovani italiani che spetta la maglia nera per il consumo di cannabis, in crescita di 5 punti percentuali dal 2001 al 2005 (dal 6,2% all’11,2%).

Due sono gli elementi principali che emergono dal rapporto annuale dell’International narcotics control board: il primo riguarda il crescente traffico di precursori chimici per la produzione di stupefacenti (eroina in particolare) che transitano dall’Asia occidentale e dall’Africa, grazie anche alla mancanza di leggi adeguate in questi paesi.
Il secondo è la creazione di rotte sempre più consistenti di traffico che dall’America Latina raggiungono l’Europa attraverso l’Africa occidentale, un trend già denunciato l’anno scorso nel rapporto dell’Unodc (Ufficio dell’Onu sulle droghe e la criminalità).

La stima di Interpol parla di circa 200-300 tonnellate all’anno che entrano in Europa per questa via.
Un passaggio che lascia il segno: l’abuso di cocaina è in fortissimo aumento tra gli africani, favorito dall’ignoranza della popolazione riguardo ai problemi legati alla droga.
Per l’Africa passa anche molta eroina, che arriva nel Corno d’Africa per via aerea dall’Asia sud-orientale per passare poi in Europa. In aumento anche la coltivazione di cannabis, consumata in loco ma spesso smerciata sui mercati europei e nordamericani.
La cannabis rimane la droga più consumata in Europa, con Italia e Spagna come paesi con la maggior percentuale di utilizzo.
Aumenta l’uso della cocaina nei paesi dell’ex Urss e nei Balcani.

In totale in Europa (dall’Atlantico alla Russia inclusa) la popolazione degli eroinomani è di 3,3 milioni.
Successo, invece, per le politiche di riduzione negli Stati Uniti: è stato quasi raggiunto l’obbiettivo di ridurre del 25% in 5 anni l’abuso di cannabis, anfetamine ed eroina
.
In Asia, aumentano i consumi di anfetamine e metanfetamine, mentre sta cominciando un’attività di penetrazione del mercato da parte dei trafficanti di cocaina.
Traffico aiutato da basi nei piccoli staterelli insulari del Pacifico, che hanno seri problemi nel controllo delle frontiere.

Il rapporto di Incb fa poi il punto sulla proporzionalità dell’azione giudiziaria contro i crimini legati alla droga.
Nonostante siano stati fatti progressi dal 1996, quando la questione era stata sollevata l’ultima volta, vi sono ancora molti paesi che impiegano risorse eccessive per punire i ‘pesci piccoli’ e i consumatori, rispetto a quanto si fa per i ‘pesci grossi’ che controllano il traffico.

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