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L'opposizione stringe ancora la marcatura su presunti errori "formali-sostanziali" dell'Amministrazione di centrodestra: oggetto dell'ultimo volantinaggio la deliberazione sulla riorganizzazione del personale
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Sarà l’avvicinarsi del Consiglio comunale sul bilancio preventivo e la concomitanza con la campagna elettorale per le elezioni nazionali, ma l’aria politica a Todi si sta di nuovo pericolosamente scaldando.
L’opposizione – ma si potrebbe meglio dire il Partito Democratico (che in Consiglio rappresenta ormai gli otto undicesimi dello schieramento) – sembra infatti aver deciso di stringere la “marcatura” sull’Amministrazione Ruggiano, alzando progressivamente il livello del controllo e dello scontro, che oltretutto finisce per rimbombare a fronte del silenzio del centrodestra.
Oggi si è arrivati (o tornati) al volantinaggio per denunciare alla città una presunta irregolarità formale e sostanziale nella delibera di Giunta n. 66 del 18 marzo, quella per intenderci con la deliberazione sulla riorganizzazione del personale dell’ente.
Il PD, che è in possesso del verbale di Giunta di cui riproduce nel volantino anche il frontespizio, chiede conto del fatto che la seduta iniziata alle ore 13 e proseguita nelle ore successive registri la presenza del sindaco Ruggiano e del suo vice Primieri (gli assessori Bergamini e Ciani risultano invece assenti), fatto questo che contrasterebbe con altre informazioni.

Ecco il passaggio centrale del volantino del PD di Todi.

“Alla prima pagina seguono 25 (diconsi venticinque) pagine di deliberazione sulla struttura organizzativa dell’Ente. Una deliberazione importante e molto articolata, che immaginiamo abbia chiesto diverso tempo, molto tempo, ai presenti e invece…
Lo stesso giorno – prosegue il comunicato – alle ore 15, a Roma, presso la Basilica di San Paolo Fuori Le Mura (tanto per capirci: passato Fiumicino!) le notizie di stampa danno il sindaco Ruggiano presente, con il Gonfalone della città, alle esequie di Chiara Lubich, cittadina onoraria di Todi.
Alcuni sostengono di averlo intravisto in televisione, altri che sia arrivato addirittura con qualche minuto di anticipo, come peraltro immaginiamo abbia imposto l’organizzazione di una così imponente celebrazione”.
E allora, due domandine, una al sindaco e una al vicesindaco – si avvia a concludere il PD, tirando in ballo sicuramente non a caso i titoli professionali: Ci spiega l’avvocato Ruggiano come ha fatto a conciliare i due impegni, le due presenze, quella in Giunta a Todi e quella ai funerali a Roma? Ci può dettagliare i suoi spostamenti o possiamo finalmente dirci ragionevolmente certi dei suoi superpoteri?
Ci scuserà invece l’avvocato Primieri, ma non riusciamo ancora a capire, carte alla mano, se lei, come scritto nella deliberazione n. 66, era presente in Giunta il giorno 18 marzo e ha partecipato, condividendole, alle decisioni assunte, oppure se è vero, come da alcuni sostenuto, che lei abbia abbandonato la seduta anticipatamente. Ci può chiarire la cosa? O facciamo finta di niente, ancora finta di niente, sempre finta di niente?”.

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