Condividi su facebook
Condividi su twitter
Gli alberi sono attaccati da insetti che li uccidono o li compromettono gravemente: l'infezione potrebbe propagarsi dalla Toscana dove è già emergenza in 184 comuni

In Umbria i pini non sono molti, anche se abbelliscono notevolmente il paesaggio in luoghi particolari, ma anche questi sono a rischio.
Si dovrà presto fare i conti con il “Matsucoccus feytaudi”, l’insetto che entra sotto la corteccia del pino marittimo, succhia la linfa e uccide l’albero in un paio d’anni.
La criticità è molto seria, vera e propria emergenza per la vicina regione Toscana che vanta 40.000 ettari di questa specie di pino sul suo territorio.
Sono 184 i comuni colpiti, con le zone costiere a pagare il maggior dazio: l’area attorno a San Rossore conta già 216 ettari infestati.
Spostandoci in Maremma altro problema che riguarda sempre i pini: in questo caso è il Pino domestico ad essere colpito dal cosiddetto “cimicione americano”. La pianta non muore ma la produzione di pinoli viene compromessa.
La cattura dei maschi grazie alle trappole ai feromoni e l’abbattimento degli alberi malati non rappresentano soluzioni definitive e si sta pensando all’introduzione di un clone di pino resistente, che potrebbe essere importato dal Marocco (la zona di provenienza dell’insetto), o forse anche trovato in Lucchesia: sembra infatti che alcuni esemplari resistenti ci siano anche qui.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter