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La lunga trattativa ha raggiunto una conclusione soddisfacente per entrambe le parti: chiusura obbligatoria solo a Natale, Santo Stefano e primo maggio in cambio di dieci domeniche con le serrande abbassate
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La dura contrapposizione sull’apertura-chiusura dei negozi negli ormai famigerati “superfestivi, che a Todi vede da mesi contrapposti associazioni commercianti e sindacati, con tanto di tentativi di mediazione del sindaco Ruggiano, dovrebbe essere prossima all’epilogo.
Nei giorni scorsi, infatti, sarebbe stato raggiunto un accordo di massima che dovrebbe essere formalizzato a breve. Lo schema prevede la chiusura obbligatoria nei giorni di Natale, Santo Stefano e primo maggio, con l’apertura concessa negli altri sei superfestivi scambiata con dieci domeniche di chiusura.
Per il 2008, visto che gran parte delle chiusure domenicali sono già state messe in atto dalla maggior parte dei negozi nei primi due mesi dell’anno, rimarrebbero quindi soltanto pochi giorni in cui osservare la chiusura.
L’accordo appare a prima vista soddisfacente per entrambe le parti, seppur non mancano coloro che, fra gli esercenti, continuano a manifestare perplessità sulla chiusura del primo maggio che è in genere è caratterizzato a Todi da una buona affluenza turistica.
Il fatto che ogni attività possa decidere in autonomia in quali domeniche osservare il turno di riposo è ritenuto invece da tutti una conquista positiva, sia a livello di pianificazione secondo esigenze commerciali settoriali o individuali, sia per la città che eviterà così di presentarsi in alcuni festivi con tutti i negozi chiusi.

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