Nonostante l’euro oltre ogni limite credibile, l’export dell’Umbria cresce più della media italiana anche se il suo exploit non raggiunge quello registrato nel sud d’Italia. L’Umbria, con un più 11,3%, si colloca al sesto posto nella graduatoria tra le regioni italiane.
In valori assoluti l’export umbro è circa la metà di quello abruzzese e circa un quarto di quello delle Marche.
Nel 2007 l’export italiano è cresciuto dello 8% ma, se si eccettua la piccola Valle D’Aosta che ha visto una crescita del 47,6% del proprio export, sono tre regioni del meridione a piazzarsi dal secondo al quarto posto, con un incremento a due cifre delle vendite all’estero. Cresce del 15,7% anche l’export dell’Italia insulare.
La Lombardia è sempre la regione che esporta di più (da sola vale il 28,2% dell’export italiano), ma la Calabria, la Basilicata e la Sicilia sono quelle che hanno messo a segno una crescita percentuale maggiore nel 2007.
La Calabria ha visto lievitare di un terzo le proprie vendite all’estero: l’export è cresciuto del 30,1%, anche se l’ammontare è di dimensioni modeste. Al terzo posto delle regioni che hanno segnato incrementi più consistenti si attesta la Basilicata, da molti considerata la “locomotiva del Sud”, che vede l’export crescere del 21,7%. Poco sotto, al quarto posto, si trova la Sicilia (+19,8%), mentre segnano un valore anch’esso superiore alla media l’Abruzzo e la Campania: entrambe hanno registrato una crescita delle esportazioni a due cifre, rispettivamente del 11,8% e del 10,9%.
- Redazione
- 17 Marzo 2008
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