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Iniziativa per ricomporre nella memoria collettiva un'avventura iniziata nel 1958 ed interrotta nel 1984: il complesso bandistico “Città di Todi” avrebbe oggi cinquant'anni

“Passa la Banda! Correte! Una bellissima festa! C’era la Banda!”. Ho preso in prestito il titolo di un articolo-intervista apparso su “Volontà Nuova” nel lontano 1979, quando l’allora studente, oggi professore Emore Paoli, domandava al Maestro Mario Venturi l’importanza e la valenza sociale e musicale della Banda. Mai titolo fu più azzeccato se in tempi non sospetti, quando la Banda viaggiava all’apice della sua storia, già si scriveva: “C’era la Banda!”.
Correva l’anno scolastico 1958-1959 ed ogni sera presso il rinato Istituto Artigianelli Crispolti, per una trentina di ragazzi interni ed esterni, dopo lo studio, lo sport e la formazione, fu inserita una mezz’ora di solfeggio con l’ambizione di creare un complesso musicale.
L’iniziativa sembrò un’utopia, infatti non esisteva né un maestro, né uno strumento, né uno spartito.
L’avvio della stagione scolastica successiva segnò l’inizio della realizzazione del sogno. Grazie ad un contributo dell’onorevole Filippo Micheli i ragazzi poterono ricevere uno strumento nuovo e fiammante del quale, arrivato per l’occasione, il Maestro Paolo D’Antonio si preoccupò di insegnarne l’uso e avviò le prove d’insieme.
Finalmente il 15 agosto 1960 i giovani si presentarono sulla piazza di Todi per il primo servizio, muniti anche di nuove divise (giacca e pantaloni neri con mostrine e bottoni dorati e camicia bianca) e con un nome altisonante: “COMPLESSO BANDISTICO CRISPOLTI – CITTA’ DI TODI”.
A coadiuvarli e sostenerli nella realizzazione di quella che era divenuta una realtà cittadina alcuni maturi musicanti quali Caligola Lenticchia, già presente nella banda del Maestro Carlo della Giacoma, Italo Buini, Enrico Lattarini, Oliviero Modesti, Bruno Lenticchia. Grande fu l’entusiasmo e l’ammirazione delle autorità e della cittadinanza.

La nascita del complesso era stata caldeggiata da un comitato cittadino composto oltre che dall’Istituto Crispolti nella persona del direttore Don Vincenzo Faustini, da Vittorio Antonini per il Comune di Todi, da Luigi Volpetti e Lorenzo Settembre per la Pro-Loco e dalla direzione didattica che, diretta da Giuseppe Tofanetti, aveva sempre provveduto al corso popolare ad orientamento musicale, necessario per la scuola agli allievi.
Negli anni il complesso è andato crescendo nella consistenza numerica e nella preparazione artistica dei musicanti, fino a partecipare ad eventi sempre più importanti; nel 1966 prese parte anche al Festival internazionale della musica per la gioventù tenutosi ad Amsterdam.
Nel 1972 prese la direzione il Maestro Mario Venturi che, elevando la preparazione musicale dei giovani musicisti, grazie anche alla neonata Scuola Comunale di Musica, rese possibile la partecipazione del Complesso non solo alle tradizionali feste di paese, ma anche a vere e proprie rassegne nelle principali città dell’Umbria con concerti di notevole spessore musicale.
Intanto le vecchie divise, ormai rimaste piccole e troppo “serie”, vennero rinnovate: pantaloni azzurro-carta zucchero e giacca rossa con mostrine e bottoni dorati.
Tra il 1974 e il 1980 ha continuato la sua attività recandosi varie volte all’estero in occasione dei gemellaggi con le cittadine di Dreux e Melsungen.

Nel 1979, con una formula denominata “Musica Città”, ha dato vita a grandi feste rionali in Todi
, segnando nuovo interesse fra la gente per la Banda, che comunque restava il trait-d’union delle serate, ma anche per il gusto riscoperto di un momento di vita in comune. Fu un successo inaspettato anche per gli organizzatori: ciascun rione, con personali iniziative del tutto sganciate da qualsivoglia interesse di carattere economico e politico, faceva a gara per bene organizzare le serate e bene ospitare esecutori e pubblico.
In occasione di Musica Città 1981 fu inaugurata una nuova divisa consistente in un abito “borghese” e meno folcloristico: giacca blu, calzoni grigi e camicia bianca con cravatta rosso bordeaux.
Nel 1982 il Maestro Venturi lascia il complesso e gli succede Augusto Mencarelli. A fine 1983 subentra Claudio Baffoni, già componente della banda, che la dirigerà fino alla primavera del 1984, quando essa cessa ogni attività.

Purtroppo l’impegno profuso dal presidente Don Vincenzo Faustini nel trovare nuovi stimoli per i musicanti al fine di mantenere viva la compagine non ha ottenuto i risultati sperati. Si è tentato persino di cambiare radicalmente il repertorio, passando dalla tradizionale musica per banda ad un genere più moderno e vicino al jazz, ma ormai si era persa quella formula magica che aveva fatto da collante per tutti gli anni precedenti.
Già, la Banda non c’è più! Ma quanti se ne sono accorti? Quanti si sono mai preoccupati di sapere e conoscere la sua storia, i sacrifici e gli sforzi che nel tempo sono stati necessari per farla nascere, crescere e mantenere in vita?
Oggi la Banda compirebbe 50 anni, come pure sono 50 gli anni che compie il rinato Istituto Crispolti sotto la sapiente guida di Don Vincenzo Faustini. Si, è vero, la Banda non c’è più, ma c’è chi, insieme a qualche amico nostalgico e alla disponibilità dell’Associazione “Amici ed Ex Allievi” ha pensato che sarebbe stato bello riportare alla luce tutto questo.
Diverse sono le iniziative che vedranno il loro culmine il prossimo 8 giugno e per poterle attuare c’è bisogno della collaborazione di tutti. Spicca fra le altre una mostra fotografica che tenderà a ricostruire nella memoria volti e situazioni collegati alla Banda nei suoi 50 anni di storia: per questo la richiesta dei promotori è di inviare agli indirizzi sotto riportati foto, articoli di giornale e quant’altro per ricomporre un passato che non è solo degli ex musicanti ma di un’intera città.

Per aderire all’iniziativa…
fabrizio.calistroni@alice.it 3338628874
angelairene@libero.it 3475474918
n.menghini@alice.it 3488861978

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