Piccata e polemica risposta della Provincia di Perugia alle sollecitazioni tuderti per la velocizzazione del traffico sulla tiberina agli incroci della zona Cappuccini: Todi-Ponterio-Collevalenza e Collevalenza–Pontenaia.
“L’assessorato provinciale alle infrastrutture agisce sulla base dell’individuazione di priorità; non possiamo intervenire in tutti gli incroci presenti con le rotatorie perché ci sono anche i semafori“: questo le spiegazioni fornite alla richiesta di Alleanza Nazionale che sollecitava “di far dare disposizione affinché gli uffici della Provincia si occupino quanto prima della strada provinciale Tiberina in località Cappuccini di Todi che ha fatto registrare negli ultimi tempi un incremento di traffico con conseguenti code ed incidenti”.
Se il discorso sulle priorità può essere accettabile (ma neppure tanto), quello sui semafori appare del tutto fuori luogo e rivela la sufficienza con la quale la risposta è stata data, visto che una simile soluzione non solo non risolverebbe il problema segnalato ma addirittura lo peggiorerebbe.
Varrebbe solo la pena di ricordare che il primo dei due incroci, quello di Cappuccini, era già stato oggetto diversi anni fa di un intervento da parte dell’ente provinciale, intervento anche in quel caso peggiorativo ai fini della sicurezza o, comunque, inutile visto che da subito si è ravvisata la necessità di modifiche.
Relativamente al secondo, quello che porta al Quartiere Europa, si ricorda che sono almeno dieci anni, e almeno due-tre campagne elettorali, che gli amministratori ne parlano come di una cosa imminente, con tanto di rilievi e progetti.
Un decennio non è quindi bastato a Todi per salire nella scala delle priorità, ma era forse pretendere troppo avere almeno degli aggiornamenti sull’iter della pratica?