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I dati diffusi dall'Istat mostrano che, a fronte di un incremento del numero dei viaggi, i giorni di soggiorno diminuiscono; aumentano invece sia i viaggi che i pernottamenti per motivi di lavoro

Nel 2007 gli italiani hanno effettuato 112 milioni e 240 mila viaggi (con pernottamento) a cui sono corrisposte 687 milioni e 983 mila notti. Rispetto al 2006 si registra un aumento significativo del numero di viaggi (+4%), a fronte di una diminuzione del numero delle notti trascorse fuori casa (-4,4%).
All’interno dei viaggi, le vacanze, che hanno pesato per l’86,5%, hanno mostrato una crescita (+3,4%), dovuta al significativo aumento delle vacanze brevi (con pernottamenti fino a tre notti), incrementate del 9,6%, andamento già verificatosi nel triennio 2004-2006.
Anche i viaggi per motivi di lavoro, che hanno rappresentato il restante 13,5% dei viaggi, sono aumentati (+8,5%), con un significativo incremento anche del relativo numero di notti trascorse fuori casa (+20%).

I soggiorni di vacanza più lunga (di almeno 4 notti), invece, hanno subito una lieve diminuzione rispetto al 2006 (-2,1%). Questi, inoltre, hanno mostrato una lieve contrazione delle durate medie: 10,9 notti in media rispetto alle 11,6 notti del 2006, che riportano le durate medie ai livelli del 2005.
Considerando sia le vacanze brevi, sia le lunghe, la durata media dei soggiorni di vacanza si attesta così a 6,4 notti, rispetto alle 7,1 notti del 2006.

Malgrado tra luglio e settembre, come sempre, si sia concentrata la maggiore quota di viaggi dell’anno (40,9%), nel 2007 si è osservata una diminuzione dell’incidenza dei viaggi di vacanza effettuati in questo periodo (dal 93,8% nel 2006 al 92,8% nel 2007), e in particolare dell’incidenza di quelli di lunga durata (dal 67,7% nel 2006 al 64,2% nel 2007).
In estate (luglio-settembre), inoltre, il 47,8% dei residenti ha effettuato almeno una vacanza, il 42% almeno una vacanza lunga, il 13,8% almeno una vacanza breve.

Per quanto riguarda i viaggi di lavoro, dopo la flessione registrata nel 2006, si è osservata una ripresa (+8,5% dei viaggi) accompagnata da un aumento del numero di pernottamenti (+20%), dovuto a permanenze medie leggermente più lunghe che nel 2006 e che tornano ai livelli del 2005. 
I viaggi di lavoro realizzati nel 2007 hanno visto quasi raddoppiare, rispetto al 2006, la quota di quelli effettuati per svolgere attività di rappresentanza (da 12,8% nel 2006 a 23,9% nel 2007), cui sono seguiti quelli svolti per partecipare a congressi, o eventi similari (14,3%), e a riunioni d’affari (13,8%) . Questi ultimi, in particolare, hanno fatto registrare una forte diminuzione rispetto agli ultimi due anni.

Rispetto al 2006, diminuisce la quota dei viaggi effettuati senza provvedere a prenotazioni, né dell’alloggio né del trasporto, prima della partenza: dal 47,1% del 2006 al 45,1% del 2007. Aumenta, invece, la quota di viaggi in cui si effettua una prenotazione diretta: dal 37,3% nel 2006 al 40,8% nel 2007. Su tale aumento ha influito soprattutto l’incremento delle prenotazioni effettuate attraverso internet, il cui peso, nell’ultimo triennio, è passato dal 10,3% nel 2005 al 18,8% nel 2007.

Nel 2007 le strutture collettive e quelle di tipo privato sono state scelte pressoché in egual misura:
rispettivamente 50,6% e 49,4% dei viaggi, mentre in termini di pernottamenti hanno prevalso, come di consueto, le strutture di tipo privato (59,3% delle notti) su quelle collettive (40,7% delle notti).
Gli alberghi sono stati utilizzati nel 32,9% delle vacanze, ma soprattutto nel 77,3% dei viaggi di lavoro.
Le seconde case di proprietà sono state scelte nell’11,1% dei viaggi e prevalentemente per trascorrere un soggiorno di vacanza (nel 12,4% delle vacanze).
I soggiorni trascorsi in alloggi presi in affitto hanno inciso per l’8,2% dei viaggi e sono stati scelti principalmente in occasione delle vacanze lunghe (12%).
Rispetto al 2006, un lieve aumento ha mostrato la quota di viaggi trascorsi in strutture ricettive non alberghiere (che includono i campeggi, gli agriturismi, i villaggi vacanza, le residenze per cure fisiche/estetiche, ecc.) che passano dal 10,5% nel 2006 al 11,7% nel 2007. Ciò si è verificato, soprattutto, in occasione delle vacanze brevi (8,7% nel 2006 rispetto a 10,3% nel 2007).

Riguardo agli alloggi privati, in lieve flessione i viaggi trascorsi in abitazioni di parenti o amici (dal 30,3% del 2006 al 28,4% del 2007), a fronte di un aumento della quota di brevi soggiorni trascorsi in abitazioni di proprietà o in case/stanze in affitto/bed&breakfast. Le variazioni, anche in questo caso, hanno interessato principalmente le vacanze di breve durata.
Per quel che riguarda la destinazione, nell’83,2% dei viaggi si è rimasti in Italia; rispetto al 2006, sono stati effettuati più viaggi nell’Italia centrale(+10,8%), dove sono state effettuate più vacanze brevi (+23,6%).
All’estero,dove si è andati nel 16,8% dei casi, si registra un aumento delle vacanze(+5,9%), soprattutto di quelle più lunghe effettuate nei Paesi dell’Unione Europea.

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