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A Narni è operativo il più grande impianto italiano in esercizio e, a breve verrà aperta anche una esposizione permanente di tutta la tecnologia solare

Anche l’Umbria si dà da fare nella produzione di impianti per l’energia pulita, con la società TerniEnergia in grado di garantire il completamento e la messa in funzione degli impianti fotovoltaici in tempi estremamente rapidi e la loro gestione tramite telecontrollo. In 18 mesi ha istallato 4,7 megawatt distribuiti su 71 impianti.
La società ha realizzato e messo in esercizio nel 2007 il 22% degli impianti fotovoltaici in Italia di taglia industriale, nella fascia degli impianti di potenza compresa tra 20 e 50 Kilowatt. Ha inoltre realizzato il più grande impianto italiano, peraltro totalmente integrato architettonicamente, tra quelli messi in esercizio ad oggi ed ha sede a Narni. 
Tale impianto contribuirà a produrre energia pulita per una durata stimata di esercizio di almeno 30 anni, facendo risparmiare emissioni di CO2 per circa 800 tonnellate all’anno.
Sono inoltre già state individuate le aree per altri tre impianti integrati in infrastrutture esistenti, e quindi a ridotto impatto visivo. Gli impianti avranno rispettivamente una potenza di 824, 970 e 441 kW.

Energia Futura ha dato anche il via ai lavori per realizzare a Nera Montoro di Narni quello che viene definito il primo show-room del fotovoltaico in Italia. L’installazione sarà costituita da otto strutture diverse che rappresentano le varie tipologie di impianti realizzabili.
Una vera e propria vetrina espositiva
destinata al pubblico e ai clienti, con percorsi guidati che si alterneranno a zone verdi, che occuperà una superficie di 2 mila metri quadri sul terreno ad uso industriale presente all’interno dello stabilimento di Energia Futura.
Il campo – che verrà inaugurato a fine aprile 2008 grazie a investimenti pari a 825 mila euro – avrà una potenza di 200 mila kWh/anno e produrrà energia elettrica sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico dello stabilimento in piena produzione.
L’impianto consentirà alla società di guadagnare 120 mila euro all’anno. L’opportunità si deve sia ai contributi ventennali del conto energia sia al risparmio energetico generato.
A livello di benefici ambientali – ha spiegato l’azienda – il campo consentirà di risparmiare 41 tonnellate di petrolio all’anno
e di evitare l’emissione in atmosfera di 120 mila chilogrammi anno di anidride carbonica e di 268 chilogrammi/anno di ossidi di azoto.

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