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Un accordo a tre fra Regione, Enea ed Università per puntare su efficienza energetica e sviluppo di fonti rinnovabili

Sviluppare una collaborazione permanente per la promozione della ricerca scientifica e l’innovazione in Umbria. E’ quanto si propone l’accordo di collaborazione sottoscritto  a Palazzo Donini, a Perugia, tra la Regione Umbria, l’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) e l’Università degli Studi di Perugia.
Obiettivo dell’accordo è quello di promuovere e valorizzare la diffusione dell’innovazione al fine di contribuire ad elevare il livello di competitività dell’intero sistema economico regionale.
Per realizzare tale obiettivo Regione, Università ed Enea, anche con la collaborazione delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese umbre, realizzeranno specifici progetti tesi al rafforzamento dell’intera filiera della ricerca e delle reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese.
L’accordo prevede anche l’istituzione di un Comitato tecnico scientifico cui spetterà il compito di attuare i contenuti dell’intesa, a partire dalla elaborazione dei “progetti comuni”, che dovranno essere attuati nei prossimi tre anni, finalizzati soprattutto all’efficienza energetica ed allo sviluppo di fonti rinnovabili.

“E’ di grande importanza la realizzazione di una cooperazione permanente tra la nostra Regione, l’Enea e l’Università – ha dichiarato la presidente della Regione Lorenzetti – su un terreno fondamentale per lo sviluppo della nostra economia, quale appunto è l’innovazione e la ricerca”.
Da tempo l’Umbria ha deciso di investire notevoli risorse su questo settore perché siamo convinti che innovazione e ricerca sono gli elementi irrinunciabili per rendere il sistema delle imprese regionali competitivo su scala europea e mondiale. Tant’è che abbiamo indirizzato in maniera molto robusta una mole enorme di risorse finanziarie pubbliche a sostegno delle imprese che decidono di investire in questi settori”.

Il presidente di Enea, Paganetto, ha per parte sua sottolineato un aspetto originale ed innovativo di questo accordo: “Apprezzo molto che, a differenza di altre analoghe intese, in questo caso vi siano indicazioni precise sul che fare ed in che modo. Spesso, infatti, ci si ferma a semplici, anche se importanti, affermazioni di principio. Mi auguro che da questo accordo possa effettivamente discendere non solo una cooperazione stabile nel tempo, ma anche iniziative concrete che possano contribuire all’innovazione del sistema locale delle imprese, soprattutto in un settore come quello delle energie rinnovabili”.

Il Rettore dell’Università Bistoni ha invece posto l’accento sulla necessità di “puntare su pochi ma significativi progetti. Questa regione – ha aggiunto – vanta notevoli esperienze innovative nel settore della ricerca ed anche del risparmio energetico, ed è all’avanguardia anche in altri settori come quello della mobilità alternativa, vedi le ‘scale mobili’ ed il Minimetrò di Perugia. Tutte esperienze che hanno dimostrato come sia possibili tenere insieme innovazione, ricerca e ambiente”.

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