Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il programma del Ministero dell'ambiente ha concesso i contributi per realizzare 33 impianti di energia alternativa: ben venti progetti presentati dalla Provincia di Perugia, mentre è del tutto assente il territorio ternano

Su 485 istallazioni di impianti fotovoltaici finanziate in Italia dal Ministero dell’ambiente in base al programma “il solare a scuola”, in Umbria ve ne sono 33 .
A Massa Martana, per l’impianto presso l’istituto comprensivo, il contributo spettante al Comune è di 9.951 euro e la stessa cifra è stata assegnata anche ai Comuni di Giano dell’Umbria, sempre per l’istituto comprensivo, nonchè a quello di Castel Ritaldi per la scuola media .
Cinque gli impianti finanziati a Spoleto, uno a Preci e Trevi, uno a Sellano e due ad Umbertide, sempre in virtù di richieste avanzate dai Comuni umbri.
L’amministrazione provinciale di Perugia fa la parte del leone con 20 impianti, ciascuno finanziato con 10.000 euro, ma nessuno localizzato nella media valle del Tevere.
Né la Provincia di Terni né alcun comune del Ternano fa parte dell’elenco.

Tali finanziamenti consentiranno di far partecipare la parte più culturalmente evoluta sul piano delle energie alternative al boom che in Italia è esploso per il fotovoltaico.
Si stima che prima dell’estate si raggiungeranno i 200 megawatt installati.
Secondo il ministero dell’Ambiente con il sistema Conto energia si è passati dai 34 MW installati nel 2005 ai 74,4 già installati (ottobre 2007). Ma se si considerano le autorizzazioni rilasciate dal Gestore del sistema elettrico si stima che prima dell’estate raggiungeranno i 200 MW.
Il sistema di incentivi ha prodotto un aumento del 500%. Il potenziale stimato entro il 2020 dal Governo e’ di 9.500 MW totali di cui 1.000 da solare termodinamico (la tecnica Rubbia).

Il bando “Il sole a scuola” era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 126 del 1 giugno 2007 e quindi i tempi di attuazione della disposizione sono stati molto veloci, sicuramente più veloci di quelli dei tanti comuni non presenti nell’elenco.
Quanta strada gli amministratori umbri abbiano ancora da percorre lo dice il fatto che il governo britannico si è impegnato a costruire, entro il 2010, 200 scuole a “zero CO2”, coniugando riscaldamento e raffreddamento passivi ed energie rinnovabili.
Tutti gli edifici scolastici della Gran Bretagna dovrebbero rispettare questi nuovi criteri di efficienza ambientale entro un decennio.
Il piano del governo laburista prevede un investimento di 110 milioni di sterline (circa 150 milioni di euro) in 3 anni, circa 675 mila euro per ogni scuola dove saranno installate energie rinnovabili come eolico, solare termico, caldaie a legna e messe in opera misure di risparmio energetico, compreso un accresciuto isolamento degli edifici e l’acquisto di lampade a basso consumo.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter