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La Federconsumatori chiede un blocco dei prezzi per sei mesi

Come va la borsa ce lo dicono tutti i giorni; come va il Pil ce lo dicono tutti i mesi, ma per sapere come vanno i redditi ce lo dicono ogni quattro anni o, forse, solo quando serve.
Secondo Eurostat, l’ufficio europeo di statistica c’è stato un sensibile peggioramento del reddito ‘primario’ per abitante espresso in standard di potere d’acquisto relativo ai consumi in otto regioni italiane: nel periodo tra il 2000 e il 2004, secondo Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, la provincia autonoma di Trento con -16,8 punti di percentuale è la realtà locale Ue che mostra l’andamento peggiore.
Ma nella tabella realizzata da Eurostat con le più grandi variazioni negative figurano anche provincia di Bolzano (-13,6), Emilia Romagna (-11,3), Umbria (-9,6), Toscana e Piemonte (entrambe con -9,4), Lombardia e Veneto (ciascuna con -9,2).
Quanto invece alle variazioni 2000-2004, la crescita inferiore alla media per il reddito ‘primario’ oltre che nelle otto regioni italiane, è indicata anche in Germania e in Belgio, mentre sono cresciuti più della media i redditi in regioni di Spagna, Gran Bretagna e nuovi Stati membri (in cima alla classifica con +14,3 punti di percentuale).
Dal 2004 ad oggi è difficile che ci sia qualcuno che sia soddisfatto della situazione, a meno che non si stia dalla parte delle rendite finanziarie e delle rendite monopolistiche ( di fatto e sono tante) di produzione. Anzi è più che sicuro che dal 2004 ad oggi la diminuzione sia più che raddoppiata raggiungendo e superando il valore del 20% cioè un quinto e scusate se è troppo.
Anche per questo, Federconsumatori Umbria chiede di estendere anche all’Umbria l’accordo della Regione Marche con i commercianti e le associazioni dei consumatori, per bloccare i prezzi di alcuni prodotti per sei mesi.
Nei giorni scorsi l’organizzazione – è detto in un suo comunicato – aveva chiesto la convocazione urgente della Consulta Regionale per discutere e concordare eventuali iniziative tendenti al blocco dei prezzi di alcuni prodotti per difendere il potere di acquisto delle famiglie e tutelare le fasce a basso reddito. Oggi, alla luce di quello che è stato definito l’ottimo accordo sottoscritto dalla Regione Marche con le associazioni dei commercianti e quelle dei consumatori, il presidente di Federconsumatori Umbria, Alessandro Petruzzi, chiede che la Regione convochi al più presto la Consulta per verificare se ci sono le condizioni per estendere tale accordo nella regione.
L’iniziativa marchigiana, prevede che per sei mesi, dal primo marzo al 31 agosto, i prezzi di numerose categorie di prodotti di largo consumo (esclusi quelli ad alta deperibilità come ortofrutta, pesce e latte) siano bloccati.
La Federconsumatori dell’Umbria – si appella alla grande distribuzione, Confcommercio e Confesercenti “comprendano la drammaticità del momento che stiamo attraversando e siano in grado di partecipare attivamente, così come hanno fatto nelle Marche, al raggiungimento dell’obiettivo anche in Umbria”.

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