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Il bellissimo complesso che sorge nel territorio di Massa Martana è al centro di un'annosa contesa tra un privato ed il Comune e la Parrocchia, istituzioni che avrebbero deciso di ricorrerere alla vie legali

Da molti anni a Massa Martana è in atto una diatriba sulla proprietà della bellissima Abbazia di San Fidenzio e Terenzio, posta sulla provinciale Todi-Foligno.
La contesa del bene, da un lato tra i proprietari dell’area all’interno della quale è ubicato il pregevole manufatto, e dall’altro il Comune e la Parrocchia di San Felice (che sembra abbiano finalmente adito le vie legali con corale condivisione della cittadinanza massetana), ha reso e rende tutt’ora molto problematica la pubblica e piena disponibilità della chiesa, sia laicamente che religiosamente.
E’ una vecchia storia che si trascina da molti anni e che fin qui non ha trovato altra soluzione se non quella che la porta dell’Abbazia si apre solo su richiesta, e per gentile concessione del privato detentore della chiave. Tra l’altro, essendo la proprietà circondata da rete e cancelli, è inibita di fatto anche la possibilità di vedere da vicino l’esterno.
Un consiglio per visitatori e turisti: per poter ammirare, al di qua di rete e cancelli e dalla strada provinciale, la sua bellissima facciata del XIII secolo, con arco a tutto sesto sormontato da un bifora con colonnina centrale e il campanile a base decagona, è preferibile munirsi di binocolo o macchina fotografica con teleobiettivo: appoggiarsi al tetto della macchina ed osservare o scattare.
Per una visita all’interno (meraviglioso) si rimanda alla soluzione che precede. L’unica, per il momento, possibile.

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