Tra le persone arrestate nell’ambito dell’operazione denominata “Black Shoes” in corso da stamattina, contro il traffico internazionale di sostanze stupefacenti c’è anche un professionista perugino.
Gli agenti della squadra mobile di Perugia, in collaborazione con quelli romani, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare questa mattina all’alba, a Bettona, presso l’abitazione di un commercialista perugino di 68 anni, M.U.
Il professionista, accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti (eroina e cocaina), avrebbe svolto la funzione di ‘corriere’ della droga e aveva contatti con i vertici dell’organizzazione criminale, composta da persone di origine nigeriana ed italiana.
Il commercialista era già noto alla cronaca nera in quanto nel 2003 era già stato arrestato dopo essere stato fermato alla stazione Roma-Termini e trovato in possesso di 1 chilo e 800 grammi di cocaina.
Nell’indagine complessivamente le ordinanze di custodia cautelare emesse sono state 54, sei delle quali per persone già in carcere. Di queste 26 hanno riguardato “corrieri” bloccati mentre trasportavano droga: una trentina i chilogrammi tra cocaina ed eroina sequestrati nel corso dell’inchiesta.
L’indagine era partita nel 2002 con il sequestro all’aeroporto di Fiumicino di due chilogrammi di cocaina portati da un cittadino nigeriano nascosti in un doppiofondo di scarpe.
Partendo dal corriere gli investigatori della mobile capitolina hanno ricostruito la rete della distribuzione della droga che aveva come punto di arrivo la Campania ed ovviamente ambienti camorristici, mentre erano cittadini nigeriani che, tramite vari sistemi, tra cui la ingestione di ovuli trasportavano cocaina, soprattutto dal sud America, ed eroina, dal Pakistan e dall’Asia.
- Redazione
- 28 Gennaio 2008
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