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Il sistema regionale già regge a fatica le esigenze interne ed inoltre i precedenti "favori" a Bassolino hanno portato solo guai

La Regione Umbria ha deciso e la scelta era quasi obbligata viste le polemiche in corso sul proprio sistema di smaltimento. L’Umbria non riceverà rifiuti dalla Campania, nemmeno in quantità minime.
Una posizione già espressa dalla presidente Maria Rita Lorenzetti, facendo tra l’altro riferimento alla scarsissima disponibilità del sistema di smaltimento umbro e alle vicende giudiziarie in corso che riguardano proprio il precedente “aiuto” dato alla Campania e che si è portato dietro fatture non pagate e processi a carico degli amministratori regionali ed orvietani che avevano ospitato, quest’ultimi, rifiuti napoletani nella discarica “Le Crete”.
La Regione parteciperà comunque al tavolo tecnico istituito dal Governo per gestire l’emergenza.
La disponibilità politica già espressa nella riunione con Prodi, si è tramutata, per la maggioranza delle regioni, in aiuto concreto.
L’Abruzzo si è detto disponibile ad accoglierne fino a 15 mila tonnellate, mentre Emilia Romagna e Piemonte ne riceveranno 5 mila a testa, anche se la provincia di Torino si è detta invece contraria.
In Toscana ne arriveranno 4 mila tonnellate, come anche nelle Marche. Nel Molise 3 mila, e mille in Calabria.
Da registrare anche la disponibilità della Liguria, ne accoglierà un migliaio di tonnellate, mentre prima si era detta contraria.
In Puglia potrebbe essere il sito di Canosa, nel nord barese, ad accogliere i rifiuti campani: nell’impianto potrebbe essere messa a disposizione un’area di 50 mila metri cubi.
Anche il Lazio darà un contributo, ma “la selezione avverrà a monte, nel territorio campano”, ha precisato il presidente della Regione Piero Marrazzo.
Il governatore del Veneto Giancarlo Galan ha ribadito oggi il suo no al possibile arrivo di rifiuti dalla Campania, con code polemiche di Marrazzo con Formigoni sulle solidarietà nord- sud dal tempo del Risorgimento ad oggi anche sul versante sanitario. 
Oltre all’Umbria, l’indisponibilità “materiale” e “tecnica” ad accogliere i rifiuti campani è arrivata dalla Basilicata e dal Trentino.

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