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L'opposizione di centrosinistra attacca a testa bassa l'Amministrazione sulla gestione del Contratto di Quartiere di Ponterio esprimendo "forti preoccupazione per le modalità con le quali si sta procedendo"

Le feste sono finite e a Todi la tenzone politica riprende da dove, complice le festività natalizie, si era interrotta. Dopo che nel giorno della Befana il Pd-Ulivo aveva portato “carbone” alla Giunta Ruggiano, oggi un comunicato congiunto i gruppi consiliari di Pd-Ulivo, Rifondazione comunista e Sdi-Mre-Udeur esprimono “preoccupazione per le modalità con le quali l’Amministrazione comunale sta procedendo nell’ambito delle opere pubbliche già finanziate ed avviate dalla precedente maggioranza di centrosinistra”.
Fatta la premessa di rito, il comunicato entra nel vivo della questione. “Nutriamo forti perplessità per l’avvio del cosiddetto Contratto di Quartiere di Ponterio – si legge in un comunicato – ed in particolare delle due gare relative alla realizzazione dell’argine (opera prioritaria ed obbligatoria per consentire gli interventi pubblici e privati) e della viabilità veicolare e pedonale dell’abitato di Ponterio”.
I consiglieri comunali di centrosinistra ricordano come a riguardo presentarono un emendamento per assicurare la copertura finanziaria dell’intera opera che fu respinto dal centrodestra e che “la Giunta ha proceduto alla pubblicazione della gara, che si è svolta nei giorni antecedenti il Natale, senza avere l’intera copertura finanziaria dell’opera”.

“Alla data odierna – denuncia l’opposizione – abbiamo verificato che non si sta procedendo all’aggiudicazione, pur a gara espletata, dei lavori in quanto manca ancora il cofinanziamento dell’opera. Cosa significa tutto ciò? Che si bloccherà l’avvio dei cantieri? Perché si seguono queste procedure incerte ed a nostro avviso alquanto “bizzarre” sul piano amministrativo-legale? Ora bloccandosi l’avvio dei lavori dell’argine quali saranno le conseguenze per gli interventi pubblici e privati del Contratto di Quartiere?”.
Domande retoriche a cui il centrosinistra fornisce subito risposta. “Ci sembra che regni improvvisazione, incertezza, incompetenza: peraltro la Giunta ha proceduto al completo smantellamento dell’Ufficio di Piano, che dal punto di vista tecnico ha rappresentato il coordinamento progettuale, esecutivo e finanziario di tutta l’opera. Chi se ne occuperà ora con altrettanta competenza e conoscenza?”.

Alle preoccupazioni già espresse i consiglieri del Pd-Ulivo, Rifondazione e Sdi-Mre-Udeur ne aggiungono poi di ulteriori. “Ci sembra alquanto “strana” la gara per l’appalto dei lavori del Contratto di Quartiere con trasferimento della proprietà di immobile – è scritto nello stesso comunicato. Intanto la Giunta ha consentito una procedura molto particolare che sembra un “abito costruito su misura” per qualcuno più interessato all’acquisto dell’immobile (un fondo rustico costituito da fabbricati e terreni) più che alla realizzazione dei lavori pubblici. Ci sembra gravissimo che a fronte di 12 ditte partecipanti per l’appalto dei lavori e di una sola con offerta congiunta (appalto lavori ed acquisto immobile), si sia proceduto all’aggiudicazione dei lavori con un ribasso di appena 1% (la media dei ribassi in Umbria per queste tipologie di lavori è tra il 15-20%) e non si sia proceduto all’apertura delle buste presentate dalle altre 11 ditte. Perché – si chiede il centrosinistra – si è seguita questa “anomala” procedura e non si sono esaminate tutte le offerte, aggiudicando i lavori alla ditta che ha fatto la migliore offerta per il Comune? Perché non si è seguita la strada “obbligatoria” della maggiore economicità per l’Ente? Ed ora, come sembra, se le altre ditte faranno rilievi che fine faranno i tempi tecnici per l’avvio dei lavori?”.

Dopo essere entrato nel “particolare”, il comunicato torna ad inquadrare la vicenda sotto un aspetto politico più generale. “Noi forze politiche di centrosinistra – scrivono – abbiamo creduto al Contratto di Quartiere di Ponterio ed abbiamo lavorato per costruire gli strumenti di PRG e di pianificazione, per fare i progetti definitivi e per assicurare la copertura finanziaria. Il centrodestra con arroganza e prepotenza ha denigrato i progetti in campagna elettorale, poi li ha riabilitati (altrimenti non sarebbe in grado di proporre altro) ma li sta gestendo con pressapochismo ed incompetenza”.

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