Dopo un incidente che vede coinvolto alla guida un ubriaco si parla subito, e giustamente, di mancata applicazione della legge e scarsi controlli. Vero.
Ma è giusto anche sottolineare i miglioramenti e le promesse mantenute: secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Interno, rilanciati da quello dei Trasporti e riportati dal sito ASAPS, nel 2007 si sarebbe toccata quota 800.000 nei controlli con l’etilometro da parte della Polizia Stradale e dei Carabinieri.
Un risultato importante, un numero di controlli quasi triplo rispetto ai circa 300.000 accertamenti con l’etilometro del 2006.
Fino al 2005 i 35 milioni di patentati italiani avevano una probabilità di essere controllati una volta ogni 170 anni. Ora siamo arrivati ad una probabilità ogni 44 anni. Ma il dato medio è fuoviante perchè non tiene conto che il controllo è più frequente in certi giorni ed in certe ore.
Perciò chi abitualmente viaggia nelle ore “critiche” ha molta più probabilità di dover “soffiare” negli etilometri.
Certo, è ancora troppo poco e c’è tanto da fare, ma si sta lasciando alle spalle la certezza dell’impunibilità.