Il sindaco di Terni ed presidente della locale Azienda multiservizi Asm, Giacomo Porrazzini, hanno smentito, in una nota che taluno avrebbe voluto più puntuale, l’utilizzazione di rifiuti radioattivi nell’inceneritore comunale.
Una notizia pubblicata oggi da un quotidiano nazionale parlava di “ecoballe provenienti dalla Campania e testate nell’inceneritore di Terni: ecoballe il cui contenuto radioattivo avrebbe prodotto il fermo dell’impianto”.
Gli esponenti ternani hanno, invece, ribadito che “la frazione secca dei rifiuti termovalorizzati nell’impianto di Terni è esclusivamente quella prodotta nell’impianto di preselezione dell’Asm locale che tratta solo rifiuti provenienti dalla città di Terni e da altri 12 comuni del circondario”.
Il sindaco se la prende invece con il provvedimento che ha eliminato gli incentivi dal sistema di trattamento dei rifiuti rende più conveniente sistemare i rifiuti in discarica che non bruciarli. Solo per questo motivo l’inceneritore dell’Asm di Terni sarebbe stato temporaneamente spento.
Questo è quanto ha sottolineato il sindaco della città, Paolo Raffaelli, annunciando che investirà del problema l’Anci nazionale e la Conferenza delle Regioni tramite quella umbra.
- Redazione
- 6 Gennaio 2008
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