Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il Comune ha affidato ad una ditta specializzata l'intervento che prevede prima la "deportazione" dei pennuti all'estero e poi la sterilizzazione della massa

Giorni contati per i piccioni che infestano il centro storico di Todi, provocando da anni le proteste dei residenti chiamati a convivere con persistenti problemi igienico-sanitari.
Il Comune è infatti in procinto di affidare alla “Ecofalcon”, una ditta specializzata nel settore, un intervento finalizzato alla drastica riduzione dei pennuti, la cui popolazione è stata stimata intorno alle tremila unità.
Due le fasi previste. Quella iniziale partirà subito e prevede la cattura e deportazione in riserve faunistiche all’estero di almeno il 30% degli esemplari, in modo da garantire alla città un immediato beneficio.
A distanza di tre mesi, a partire quindi da marzo, inizierà invece la distribuzione di becchime sterilizzante che avrà una durata di tre anni.
Piuttosto contenuti i costi dell’operazione: si parla di circa 4.500 euro per la prima drastica azione di riduzione e di un canone di 5.000 euro all’anno per la successiva opera di contenimento della riproduzione dei piccioni.
A livello più generale e complessivo è stata valutata anche la possibilità di inserire come obbligo nelle ristrutturazioni dei palazzi del centro storico la elettrificazione dei marcapiani e delle gronde dei tetti, così da disincentivare ulteriormente le fastidiose presenze.
E’ evidente che tale accorgimento dovrà essere adottato in primis sugli immobili pubblici dove dovesse presentarsi la necessità di intervenire per altri motivi.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter