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L'intera bassa Umbria cerca l'alleanza con l'alto Lazio per azioni sinergiche: è quanto propone il PD (primo firmatario Giorgio Posti) al Consiglio provinciale di Terni

Era andato avanti il Consiglio comunale di Orvieto ed ora segue tutta la provincia di Terni. L’attrazione “fatale” degli orvietani per Roma e Lazio e per una ipotetica “Tuscia” ha trovato un nuovo alleato nel gruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale di Terni che, in un ordine del giorno, con primo firmatario Giorgio Posti, ex sindaco di San Venanzo e attuale presidente della Comunità montana del Peglia, “impegna il Presidente e la Giunta ad istituire contatti ufficiali con il Ministero per le Infrastrutture, la Regione Umbria, la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo per definire e programmare azioni sinergiche in vista della realizzazione del nuovo aeroporto”.

Il terzo aeroporto del Lazio a Viterbo è sicuramente una grande opportunità per Orvieto
, sulla quale la Provincia di Terni è chiamata ad impegnarsi per istituire da subito relazioni formali con le autorità dell’alto Lazio per collaborare in prima persona alla realizzazione del progetto.
Ma, dietro all’entusiasmo del PD ternano, molti vedono il tentativo del capoluogo provinciale di acquisire un peso specifico maggiore nei confronti di Perugia. Nell’ordine del giorno il Pd chiede anche un impegno per verificare la disponibilità delle Casse di Risparmio di Orvieto e Viterbo a sostenere la progettazione della “strada degli Etruschi” in grado di collegare rapidamente il territorio orvietano con quello viterbese.

Intanto risulta che è stata convocata dal Ministero delle Infrastrutture la conferenza dei servizi per l’esame del progetto definitivo dell’ultimo tratto di 22 chilometri della trasversale Orte-Viterbo-Civitavecchia, dal km 21 dell’Aurelia bis al km 86 dell’Aurelia. Nei giorni scorsi, il Cipe aveva stanziato 52 milioni di euro per la costruzione del tratto Viterbo Sud-Cinelli.
Per il completamento della superstrada mancano ancora circa 300 milioni di euro che, in base all’accordo di programma sottoscritto da Regione Lazio e ministero delle Infrastrutture, dovrebbero essere garantiti dallo Stato. L’opera è stata inserita tra le priorità del Dpef 2008-2012.

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