Nei prossimi sette anni – tra il 2007 e il 2014 – l’Europa potrebbe aver bisogno di otto milioni di tonnellate supplementari di latte per soddisfare la crescita della domanda interna.
Circa 1,75 milioni di tonnellate per fronteggiare il consumo di prodotti lattieri freschi e altri 6,2 milioni per assicurare l’aumento dei consumi di formaggi.
In un primo tempo quindi la trasformazione del latte si orienterà maggiormente verso la produzione di formaggi, per i quali i consumatori dovrebbero beneficiare di una riduzione del prezzo del prodotto e successivamente verranno incrementate le esportazioni.
Gli analisti europei si attendono anche un forte aumento della produzione di latte scremato in polvere e in misura limitata un aumento della produzione di burro.
Per questo la commissaria europea all’agricoltura, Mariann Fischer Boel ha tenuto fede alla parola data: le quote di produzione di latte potranno aumentare del 2% in Europa a partire dal primo aprile 2008.
In base alla decisione, gli allevatori italiani potranno contare sulla possibilità di produrre dalla prossima compagna fino a 10,74 milioni di tonnellate di latte. Quanto al prezzo del latte nell’Ue dovrebbe diminuire del 4%.
Per l’Europa si tratta del primo passo nel processo di revisione e di aumento del meccanismo delle quote latte.
Per tale meccanismo gli allevatori italiani dovranno versare alle casse europee per le eccedenze di latte prodotte nel periodo 2006-2007, multe per oltre 176 milioni di euro.
- Redazione
- 19 Dicembre 2007
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