Erano i primi anni ’70 quando venne inaugurato il mattatoio di Massa Martana in località Pian della Casella. Per l’epoca si trattava di una struttura moderna, rispetto agli angusti e fatiscenti locali della vecchia struttura.
Dopo trentacinque anni di attività è stato però necessario effettuare un drastico intervento di ristrutturazione. Nell’ultimo periodo, infatti, a seguito di nuove normative comunitarie, l’impianto di macellazione era costretto ad operare con una capacità limitata, volgendo inevitabilmente verso la chiusura.
Nel 2005, grazie ai fondi del programma integrato delle aree terremotate, ha preso il via un intervento per la rifunzionalizzazione del mattatoio comunale. I lavori edili hanno avuto inizio nel marzo 2006 e si sono conclusi lo scorso luglio.
L’ammontare complessivo delle somme impiegate per la parte strutturale è stato di 750 mila euro, mentre altri 615 mila euro sono messi in campo per l’acquisto delle tre linee di macellazione in grado di assicurare una lavorazione giornaliera di diverse decine di capi suini, bovini e ovicaprini.
L’acquisto delle attrezzature è stato effettuato in parte con i fondi del piano di sviluppo rurale attraverso una società – la “Massa Martana Carni Umbre di Qualità” – costituita appositamente dal Comune e che ora opererà all’interno del nuovo impianto inaugurato lo scorso 6 dicembre.
Alla cerimonia è intervenuto l’assessore regionale Vincenzo Riommi, il quale si è impegnato a finanziare un ulteriore ampliamento della struttura che dovrà essere destinata anche al sezionamento e alla lavorazione delle carni.
Grazie a questo potenziamento il mattatoio di Massa Martana andrà a rivestire un ruolo centrale nella media valle del Tevere quale anello di completamento della filiera zootecnica di produzione delle carni, a supporto delle piccole imprese di allevamento, in particolare di bovini di razza chianina, e della valorizzazione della produzione locale. Andrea Carocci
- Andrea Carocci
- 16 Dicembre 2007
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