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Un primo cittadino rinfrancato torna in campo per spiegare che l'altra sera non è accaduto nulla di tragico e che la strategia per governare con "l'anatra zoppa" non cambia: rinnovamento e confronto sui fatti concreti
ruggianosindaco

Era un sindaco del tutto rinfrancato, dopo la brutta serata del Consiglio comunale e la giornata di isolamento di ieri, quello che si è presentato alla consueta conferenza stampa del venerdì e che, prima di fornire gli aggiornamenti sulle attività dell’Amministrazione, si è soffermato su quanto accaduto nell’ultima seduta del massimo consesso cittadino.

Antonino Ruggiano, tornato il solito sindaco con l’ormai famoso “sorriso sulle labbra”, ha spiegato come non sia avvenuto nulla di tragico visto che tutti i punti all’ordine del giorno, tra cui spiccavano per importanza il piano di zonizzazione acustica e le variazioni di bilancio, sono stati approvati. Circa il rinnovo della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio, il primo cittadino non ha fatto drammi circa l’elezione di alcuni professionisti rispetto ad altri che erano stati proposti dal centrodestra al solo fine di ottenere un rinnovamento completo della stessa, ribadendo la lettura già espressa in proposito ieri dal Gruppo consiliare di Forza Italia (e sulla quale si è sintonizzata anche Alleanza Nazionale per bocca del consigliere Claudio Ranchicchio presente alla conferenza stampa).
L’atteggiamento di sconforto palesato nel corso della seduta, poi abbandonata prima della conclusione – ha spiegato il sindaco – era legato soltanto alle “rumorose e plateali sceneggiate cui si è dovuto assistere”. Censurata con garbo pure la conduzione dell’assise da parte del presidente del Consiglio Pizzichini che, nel frangente, “non ha dimostrato il massimo della perizia”.
Nessun commento, invece, sulla sua posizione di voto favorevole o meno all’Amministrazione; Ruggiano ha anzi invitato gli organi di informazione ad enfatizzare di meno l’attenzione su tale aspetto che, con tutto il rispetto per “Floriano Pizzichini di Pian di San Martino”, non può condizionare oltremodo l’attività dell’ente. “Se vota per noi – ha sintetizzato Ruggiano – siamo contenti e lo ringraziamo, altrimenti andiamo avanti lo stesso per la nostra strada”.

Il modo di procedere, sarà quello enunciato ad inizio mandato, con la stessa consapevolezza di allora di non disporre di una maggioranza propria. “Porteremo in Consiglio comunale – è stato spiegato – le cose che servono alla comunità di Todi: lì ognuno dovrà alzare o meno la mano, assumendosi le relative responsabilità di fronte alla città”.
Il sindaco ha lamentato a riguardo l’atteggiamento esclusivamente ostruzionistico dell’opposizione, tutto incentrato sulla forma invece che sulla sostanza dei fatti, citando a titolo di esempio una recente interrogazione sulla regolarità della pista di ghiaccio ed un’altra sulla sostituzione delle luci dei giardinetti.
Riguardo alla prima, è stato anticipato che non si tratta di un’iniziativa diretta dell’Amministrazione e che, anche a livello di sicurezza e di autorizzazioni, tutto è di gran lunga più a posto dell’anno scorso quando governava il centrosinistra: “se qualcuno sta cercando e dovesse trovare il cavillo per farla chiudere – ha troncato Ruggiano – vorrà dire che dovrà darne conto ai cittadini”.
Sul nuovo impianto di illuminazione dei giardini pubblici, invece, è stato spiegato come quella attuale, oggetto a suo tempo di contestazioni estetiche, ha alti costi di manutenzione ed è fuori norma in materia di inquinamento luminoso. “Comunque – è stato commentato – anche su questo, se ci saremo tirati per i capelli, chiederemo conto, nostro malgrado, del peccato originale commesso all’epoca dell’affidamento della prima progettazione”.
Da ultimo, il sindaco, ha annunciato che nel prossimo Consiglio comunale presenterà le linee programmatiche di indirizzo reclamate a gran voce dal centrosinistra, “anche se in precedenza non è stato mai fatto dalla Marini”.
Tornato il Ruggiano di sempre, la parentesi è stata chiusa annunciando per la prossima settimana la definizione della nuova direzione artistica del Todi Festival e concludendo con l’ottimistica e auto-beneaugurante: “Il futuro è davanti a noi”.

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