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I dati della SIAE indicano che i giovani si stanno orientando ai concerti di musica leggera ed abbandonano in massa gli stadi

Che il giuoco del calcio, o almeno lo spettacolo calcistico, in Italia, sia in fase di regressione lo sospettavano in molti, nonostante il gran parlare e straparlare di tutti i media.
Quelli che dovrebbero essere gli spettatori degli stadi, i giovani cioè, si stanno spostando sui concerti di musica leggera.
Lo mettono in luce i dati Siae del primo semestre 2007. A fronte dell’ottima rimonta della musica dal vivo in particolare della musica leggera, gli indicatori sono in generale negativi per lo sport, in particolare per il calcio, che vede scendere del 15,61% la spesa al botteghino, del -34,58% la spesa del pubblico, del -36,30% il volume d’affari.
Una riflessione sarebbe forse d’obbligo, come avvenne in modo salutare per lo sport motociclistico qualche anno fa. Il passaggio degli spettacoli calcistici dalla Tv libera, in cui sono stati sostituiti da assurdi talk show, a quella a pagamento, non sta per caso impedendo che nasca e si sviluppi una passione per questo sport nei più giovani?
Come scoprì amaramente l’industria motociclistica, che è corsa subito ai ripari. L’insufficente promozione prima o poi si tradurrà in tracollo per l’industria del calcio

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