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Secondo l'ultimo rapporto dell'Istat, nella regione si sono avvicinate a mille le aziende agricole operanti nel settore

Al 31 dicembre 2006, secondo i dati ISTAT, le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo in Umbria sono passate da 890 a 952, quindi 62 in più, che in termini percentuali significa un + 7%, mentre per quelli che offrono anche alloggio l’incremento è stato solo del 5,4%.
Sono invece calate del 4,8% le aziende che offrono anche ristorazione contro un incremento del 6,1% di quelle che offrono degustazione.
Una curiosità: in Umbria non risultano esistere agriturismi in pianura: il 16,6% è in montagna mentre l’83,4%  è in collina.
In Umbria vi sono il 4,9% degli agriturismi italiani condotti da maschi e ben il 7,1% di quelli italiani condotti da donne, anche se ancora nella regione la prevalenza è maschile (545 contro 407).
Danno la possibilità di alloggiare in Umbria 938 aziende con complessivi 13.988 posti letto: 636 di queste aziende offrono il solo pernottamento; 67 anche la prima colazione; 7 la mezza pensione e 237 la pensione completa.
Ben 790 sono le aziende in cui si può fare attività sportiva e varia e tra queste: 178 equitazione, 289 escursionismo, 28 osservazioni naturalistiche, 176 trekking, 307 mountain bike. In particolare l’Umbria, con la Toscana, è specializzata nell’equitazione.

In Italia gli agriturismi ammontano a 16.765, con un incremento di 1.438 unità (+9,4%) rispetto all’anno precedente
.
Le aziende autorizzate ad una o più tipologie di attività agrituristiche risultano essere così distribuite: alloggio 13.854, ristorazione 7.898, degustazione 2.664 e altre attività (equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, corsi, sport,varie) 9.643 e registrano un aumento sul 2005 rispettivamente di 1.261 (+10%), 697 (+9,7%), 122 (+4,8%) e 888 unità (+10,1%).
Oltre la metà delle aziende è ubicata in collina (50,4%) e più di un terzo in montagna (35,6%); solo il 14,0% è situato in pianura .
Il 45,7% del totale degli agriturismi si concentra nel Nord del Paese, il 35,1% nel Centro e il restante 19,2% nel Mezzogiorno.
In particolare, nelle regioni centrali risulta localizzato il 40,6% delle aziende con alloggio, il 22,8% di quelle con ristorazione, il 55,6% degli agriturismi con degustazione e il 40,6% di quelli con altre attività.

Complessivamente, si conferma una presenza agrituristica capillarmente diffusa e storicamente radicata in Toscana e Alto Adige, ove sono localizzate, rispettivamente, 3.798 e 2.916 aziende.
L’attività agrituristica presenta dimensioni significative anche in Veneto, Lombardia, Umbria, Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Marche e Sardegna.
La presenza femminile nella conduzione delle aziende agrituristiche conferma l’incidenza percentuale registrata l’anno precedente; infatti, il 65,9% delle aziende (11.052 unità) viene gestito da uomini e il restante 34,1% (5.713 unità) da donne. La conduzione femminile è numericamente significativa in Toscana, ove le donne gestiscono ben 1.536 agriturismi, pari al 40.4% dei conduttori toscani e al 26,9% di quelli complessivamente diretti dalle conduttrici in Italia.
Le nuove aziende autorizzate nel corso del 2006 risultano 1.907, mentre nello stesso periodo 469 unità hanno cessato l’attività agrituristica; rispetto al 2005 si registra un incremento sia delle nuove autorizzazioni sia delle cessazioni pari, rispettivamente, a 207 e 79 unità.

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