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La nuova Giunta di Todi alla prova: lo "stato dell'arte", dopo cinque mesi di mandato, della delega affidata all'esponente di Fiamma Tricolore
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A Todi l’avvento a sindaco di Antonino Ruggiano ha portato tra le varie novità anche l’istituzione di un assessorato alle frazioni. Ad essere investito dell’incarico, assai ambìto ma anche a rischio flop proprio perché tutto da costruire, è stato Bruno Bertini, esponente di quella Fiamma Tricolore che tra le prime aveva fatto di un più stretto rapporto città-campagna uno dei suoi cavalli di battaglia.
Appena nominato, Bertini ha iniziato già a luglio una lunga serie di incontri nei paesi del territorio comunale per ascoltare dalla viva voce degli abitanti, senza più le pressioni della campagna elettorale, le esigenze di ogni comunità frazionale. Quattro mesi dopo, a giro quasi concluso, si tratta di iniziare a dare le prime risposte. “In verità – puntualizza l’assessore – non abbiamo atteso la conclusione della ricognizione per iniziare ad agire, attivando subito dove possibile gli interventi, soprattutto manutentivi, che ci sono stati richiesti”.
Che situazione avete trovato? Per tutta risposta Bertini ci gira una tabella di quattro pagine fitte di note che, per ogni frazione, riportano le lagnanze ricevute in merito a pubblica illuminazione, acquedotti/fognature, cimiteri/chiese, strade e nettezza urbana, più una colonna “varie” altrettanto densa di segnalazioni. A leggerla ci si trova un po’ di tutto, piccoli e grandi problemi, spesso ricorrenti. “La situazione è drammatica – evidenzia l’assessore – tanto da richiedere investimenti notevoli che abbisognano di programmazione e di tempo”.

Non sarà che iniziamo già a svicolare? “Tutt’altro. E lo dimostra l’elenco di opere alle quali, gomito a gomito con l’assessore Serafini, si sta dando il via: mi riferisco alla strada della Torriola a Pian di San Martino, alla rotatoria della zona industriale, alla bitumatura di Via del Crocefisso, alla manutenzione di tratti di viabilità a Chioano, Monticello, San Damiano, Canonica, Torregentile, a nuovi guard rail a Fiore e Monticello, all’integrazione dell’illuminazione a Quadro, Romazzano e Ponte Martino, alla cura delle aree verdi attrezzate e di quelle scolastiche, all’installazione di limitatori di velocità nei pressi dei centri abitati”.
Sul ‘libro bianco’ compare spesso la voce cimiteri… “Ed infatti stiamo per affidare l’ampliamento del cimitero di Romazzano e la sistemazione del muro di quello di Pian di San Martino-Cecanibbi, mentre nei primi mesi del 2008 partiranno i lavori riferiti a quelli di Casemasce e Pontecuti. Per quella data sarà completato il consolidamento del cimitero vecchio e daremo il via pure al secondo stralcio del cimitero nuovo (che prevede la realizzazione anche del parcheggio), il cui primo lotto sarà consegnato entro la fine dell’anno”.
Non di sola “breccia ed asfalto” vuole però caratterizzarsi il nuovo assessorato, tra le cui missioni c’è anche quella di rinsaldare i legami tra centro storico e centri frazionali. Il compito è di quelli da espletare con poche risorse e molta fantasia, ingredienti che Bertini ha dimostrato di saper bene impastare promuovendo in occasione della festa del patrono la prima edizione di “TuderCuoca”, gara culinaria tra paesi e quartieri che ha riempito la “piazza grande”. Piazza che, con la stessa logica, tornerà ad essere protagonista per Natale con un’esposizione-concorso di presepi realizzati dalle comunità frazionali.

Grazie ad un’asse di stretta intesa con la collega Bergamini, l’assessorato si sta muovendo per favorire la delocalizzazione di alcune iniziative culturali, in particolare teatrali, nelle frazioni e, novità assoluta, per organizzare da ciascun paese delle visite guidate domenicali al museo-pinacoteca. Viceversa si pensa anche alla valorizzazione dei circuiti del paesaggio attraverso la promozione di iniziative in grado di generare un flusso, non solo di turisti, dalla città verso l’hinterland.
Bertini accenna pure ad altre idee forti ma ne parla sapendo che l’entusiasmo non basta da solo per fare tutto e subito. Basti dire che, quando lo abbiamo incontrato, era ancora privo di un suo ufficio. Ufficio che è ora pronto sotto i Portici comunali dove il suo staff si integrerà con quello delle relazioni con il pubblico. Un luogo così centrale e strategico, commentiamo scherzando, è un’ottima posizione per iniziare la scalata ai piani più alti? “Ne riparleremo tra dieci anni – risponde sornione Bruno Bertini sotto i baffi – perchè, sia chiaro, Ruggiano durerà dieci anni”.

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