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Conferenza sul mistico tuderte ad opera del professor Enrico Menestò, presidente del Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo e docente dell'Università di Perugia

Studiare una degli esponenti più affascinanti del primo secolo francescano e uno dei più grandi poeti della letteratura italiana di sempre. È questo lo scopo della conferenza “La figura di Jacopone da Todi” che Enrico Menestò, presidente del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo e docente di letteratura latina medievale nell’Università di Perugia, presenterà a Spoleto, presso il Palazzo Ancaiani, Sala Ermini, il 16 novembre alle ore 18.
La notorietà storica di Jacopone è legata agli ultimi anni della sua vita, i soli noti. Anni documentati anche da alcune sue laude indirizzate a Celestino e Bonifacio. La maggior parte delle notizie sulla sua vita deriva da una biografia leggendaria composta oltre centocinquanta anni dopo la sua morte.
Ma la vera importanza di Iacopone consiste nella sua opera, in primo luogo poetica, in quella raccolta di un centinaio di laude che hanno avuto una grandissima fortuna, colpendo nel profondo la sensibilità popolare.
A Iacopone si ascrivono anche la notissima sequenza Stabat mater dolorosa e due brevi poesie latine, i Dicta e il Tracatatus utilissimus sull’unione mistica.

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