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La presidente della Regione dell'Umbria a Roma si dichiara soddisfatta della raccolta differenziata e anticipa le linee del nuovo piano ma qualche perplessità sorge spontanea

“Questi dieci anni hanno dimostrato che le scelte indicate dal ‘decreto Ronchi’ in materia di riciclo dei rifiuti hanno funzionato, e bene”: lo ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, intervenendo a Roma al convegno organizzato dalla Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, nel corso del quale sono stati illustrati gli atti dell’indagine conoscitiva sull’industria del riciclo in Italia.
La presidente dell’esecutivo umbro ha colto l’occasione per sottolineare come la raccolta differenziata effettuata in maniera diffusa su tutto il territorio regionale avviene “da oltre un decennio, già prima dell’emanazione del Decreto Ronchi. Negli anni si è inoltre riscontrato un costante incremento nella percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata, che è passato dal 9,3% del 1996 al 29,4% del 2005“.
La Lorenzetti ha quindi riferito – come informa una nota – che la Regione Umbra si avvia ad intraprendere il percorso di predisposizione, adozione ed approvazione del nuovo Piano che sancirà gli indirizzi strategici in materia di gestione dei rifiuti nei prossimi anni. “Il nuovo strumento di programmazione di settore sarà il più possibile partecipato e vedrà coinvolti tutti i soggetti a vario titolo interessati da queste problematiche – ha affermato la presidente – ivi compresi comitati e associazioni di cittadini; tuttavia la politica regionale ha già da tempo individuato alcune linee strategiche che possono definirsi imprescindibili e costituiranno i punti cardine del Piano…”.

A fronte di quanto dichiarato dalla Lorenzetti (rispetto al quale si registra anche una replica di Legambiente Umbria, ospitata nella pagina degli interventi) e prendendo per buoni i dati (non ha molto senso andare a fare i conti alla virgola) alcune domande sorgono spontanee.

1. In 10 anni si è passati da dal 9,3% al 29,4%. E’ chiaro che crescere da valori molto bassi risulta molto più agevole. Il problema sarà l’incremento futuro. Come si pensa di raggiungere almeno il 50% nel giro, diciamo, di 2 anni (ovvero il 20% in più) se ci sono voluti 10 anni per l’analogo incremento?
2. Si parla di sviluppo dell’industria del riciclo, benissimo! Ma le Amministrazioni pubbliche, in primis, che percentuali di consumi hanno di prodotti riciclati? Ridicole.
3. Siamo in attesa del piano regionale dei rifiuti sul quale si convogliano tutte le aspettative. Probabilmente il piano sarà un lavoro eccellente, predisposto da autorevoli esponenti del settore, ricco di soluzioni, articolati nelle varie componenti economiche ecc.. Poi sarà necessario metterlo in atto.
Resterà un trattato teorico? Molto probabilmente sì.
4. Il nuovo strumento sarà partecipato il più possibile da soggetti interessati ivi inclusi comitati e associazioni (stakeholder), magari! Mi chiedo. La costituzione degli ATO comporta anche la gestione economica, amministrativa degli atti. Mi spiego. Saranno gli ATO a promuovere il bando di gara dei servizi
accorpati per ambito territoriale (ai fini di ottenere vantaggi economici e migliori servizi), saranno loro a determinare le linee guida della tipologia di servizi. Quindi per loro la tipologia di servizio a Deruta sarà uguale a quella di Todi (per semplificare). Quando si pensa di ascoltare i comitati, le associazioni di cittadini? E’ già tardi. Prima di predisporre una gara sarebbe auspicabile conoscere le esigenze di un territorio, ascoltare le rispettive Amministrazioni, concertare con i cittadini e cosi via. Tutto ciò dovrebbe essere svolto, ora!
5. Visto e considerato, come afferma la Lorenzetti, la Regione ha individuato linee strategiche non sarebbe il caso di farle conoscere anche a noi comuni mortali? Tutto ciò sarebbe perfettamente in linea con quanto indicato sopra nel punto 4, ovvero concertazione e dialogo con tutti gli stakeholder.
6. Superamento della attuale forte disomogeneità nella raccolta differenziata riscontrata sul territorio regionale: come e in che tempi?
7. Proseguimento delle azioni per la riduzione della produzione complessiva dei rifiuti, quali? Ce ne può indicare alcune significative?

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