Nel comune di Todi hanno votato per le primarie del Partito Democratico 1.203 persone, appena 200 in meno di quelle che presero parte all’analoga consultazione del 2005 e comunque in numero superiore a quelle attese alla vigilia.
Questi i risultati finali a Todi (il dettaglio è contenuto nell’allegato all’articolo). Per l’elezione del segretario regionale Maria Pia Bruscolotti ha ricevuto il 67,8% dei consensi, Gianfranco Chiacchieroni il 25,8%, Serena Innamorati il 3,52% e Corsi il 2,8%.
Le elezioni per il segretario nazionale hanno visto invece la vittoria larghissima di Walter Veltroni con l’89,6%, seguito dalla Bindi con il 6,5% e da Letta con il 3,8%. Sarà interessante capire, con tutti i dati alla mano, qual è lo scostamento da altre realtà dell’Umbria e dal risultato nazionale.
Soddisfazione per l’affluenza è stata espressa dal comitato politico del Partito Democratico di Todi: “Questi sono i risultati di un lavoro grande e di forte impegno di tanti giovani e meno giovani cittadini che a Todi hanno creduto a questo progetto e hanno dato l’anima per realizzarlo al meglio. I tuderti hanno capito questo sforzo ed hanno premiato con il loro voto ed adesione questo grandissimo impegno organizzativo e politico”.
Altissima affluenza si è registrata anche a Marsciano, dove a fare da traino è stata la candidatura a segretario del sindaco Gianfranco Chiacchieroni, il quale avrebbe raccolto in patria – ma la notizia non è confermata – la belleza di 3.473 voti.
Preferenze alle quali andrebbero ad aggiungersi le 180 ricevute a Collazzone, le circa 200 a Fratta Todina, il centinaio avuto a Monte Castello di Vibio. Quasi 200 i voti raccolti dal sindaco di Marsciano a Todi.
A livello nazionale Veltroni avrebbe vinto con il 74,6%, almeno secondo la prima proiezione in base alle prime 100 schede scrutinate in ognuno degli oltre mille seggi campione. Bindi ha avuto il 14,1%, Letta l’11%, Adinolfi lo 0,1%, Gawronski lo 0,1%.
I cittadini che hanno partecipato alle primarie del Pd sono tra i 3,2 e i 3,4 milioni. L’oscillazione è dovuta al margine di errore di questo tipo di rilevazione, fissato nel 3%.
Anche in Umbria le proiezioni sul numero dei votanti per le primarie del Partito Democratico non è ancora definitivo ma sembra che verrà avvicinato il numero dei votanti per il referendum sul Welfare (75.000), che aveva superato quello relativo alla riforma Dini delle pensioni. Un successo forse imprevisto dagli stessi organizzatori, se in taluni seggi si è dovuto provvedere a focopiare i modelli di schede risultati insufficienti.
Prima il direttore dell’Utar (ufficio tecnico amministrativo regionale), Piero Mignini, aveva dichiarato che probabilmente “si supereranno i 60 mila votanti”. Poi il referente per l’Umbria del comitato per Veltroni, Moreno Caporalini, si era spinto oltre affermando che “si arriverà forse a oltre 70 mila votanti”.