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A Castel Todino catturavano i cinghiali coi lacci e a Lugnano in Teverina progettavano di catturare la fauna con delle gabbie

Due arzilli vecchietti del ternano rischiano di pagare caro l’attaccamento a vecchie abitudini.
La Polizia Locale di Terni, su segnalazione delle Guardie giurate volontarie di Arcicaccia e Federcaccia, ha denunciato due uomini di 76 anni per attività venatoria esercitata con mezzi non consentiti e in aree di divieto.
Gli agenti e i volontari hanno compiuto due separate operazioni, la prima a Casteltodino dove è stato individuato e segnalato all’autorità giudiziaria G.O., che utilizzava trappole costruite con lacci d’acciaio del diametro di 8 mm, finalizzate alla cattura dei cinghiali. L’uomo ora rischia sanzioni che superano i 1.500 euro.
La seconda operazione si è svolta a Lugnano in Teverina dove gli agenti di Palazzo Bazzani e le Guardie volontarie di Federcaccia hanno sequestrato a L.S., un agricoltore della zona, alcune gabbie di legno e rete metallica che l’uomo stava per utilizzare al fine di catturare l’avifauna stanziale nella Zona di ripopolamento e cattura di Lugnano-Porchiano. A L.S. è stata comminata una multa di 200 euro.

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