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Come e cosa hanno deciso i vari Comuni in materia di decentramento dei servizi erogati dall'Agenzia del Territorio

Tutte le Amministrazioni locali sono state chiamate nelle scorse settimane a decidere come gestire il passaggio delle competenze catastali dall’Agenzia del Territorio ai Comuni. La Finanziaria 2007 ha infatti stabilito che, a partire dal prossimo 1 novembre, gli enti municipali possano esercitare direttamente, anche in forma associata o tramite le Comunità montane, le funzioni per l’aggiornamento degli atti catastali, così come stabilito da un decreto legislativo del 1998, i cui termini di applicazione erano però finora più volte slittati.
Tra la fine di settembre e i primi di ottobre (il termine ultimo per deliberare era il giorno 3) si è così definita la geografia del decentramento, con la scelta di una delle tre diverse opzioni previste dalla normativa (dalla “A” alla “C”, con quest’ultima corrispondente all’assunzione della totalità delle competenze catastali) nonchè l’individuazione delle modalità operative di gestione, ovvero se fare da soli (possibilità accordata solo alle realtà con più di 40 mila abitanti) o in forma associata oppure attraverso gli enti montani.
Nel comprensorio della media valle del Tevere, nonostante le perplessità legate alla riforma endoregionale (e alle norme previste nella nuova Finanziaria) che porterà ad un loro ridisegno, la strada privilegiata è stata quella di affidarsi come capofila di riferimento alle diverse Comunità montane di appartenenza: a quella del Peglia nel caso di Todi, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio e Collazzone; a quella del Trasimeno-Medio Tevere per quanto riguarda Marsciano e Deruta; a quella dei Monti Martani nel caso di Massa Martana.
In Umbria a gestire il Catasto in forma singola saranno Perugia, Terni, Foligno e Spoleto. Anche Assisi ha preferito rimanere al momento da sola, anche se in prospettiva è pronta a mettersi insieme ad un aggregato di Comuni.
Un percorso che, inizialmente, aveva provato a percorrere anche l’Amministrazione tuderte del sindaco Ruggiano che, constatata l’impossibilità di trovare alleati nel territorio, ha delegato il servizio alla Comunità montana del Peglia, alla quale ha chiesto un potenziamento dello sportello esistente.
Scelta diversa da parte di Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Campello, Trevi, Bevagna e Montefalco, i cui Consigli comunali hanno conferito le competenze all’Unione dei Comuni “Terre dell’olio e del sagrantino”.
Dove e nel periodo in cui le funzioni catastali saranno gestite con l’opzione “A” (consultazione della banca dati, certificazione, aggiornamento, riscossioni erariali) e “B” (oltre a quelle di primo livello: verifiche formali e controlli tecnici), quelle residuali continueranno ad essere di competenza degli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio.

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