Ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche l’assessore all’istruzione Maria Prodi in risposta ad una interrogazione con la quale il capogruppo di FI Fiammetta Modena e tutti i consiglieri del gruppo chiedevano spiegazioni sulla mancata istituzione dei corsi biennali di 2.400 ore che l’Istituto perugino dei Salesiani tiene da circa 25 anni in tre sedi (Perugia, Foligno e Marsciano), e la cui interruzione avrebbe creato problemi occupazionali e un forte impoverimento di una offerta formativa ritenuta da tutti molto qualificata.
La risposta è anche rivolta al comune di Marsciano, che aveva espresso le sue forti preoccupazioni, peraltro rimbalzate anche nelle altre comunità regionali ove l’istituto Don Bosco opera.
”Nessuna interruzione di servizio e nemmeno licenziamenti di insegnanti, ma solo una evoluzione dettata dal nuovo obbligo scolastico a 16 anni che interessa sia l’istruzione che la formazione professionale, ma che deve essere raggiunto tramite corsi sperimentali triennali fissati sulla base di parametri europei.
Lamentatasi delle “tante illazioni montate senza alcun motivo”, Maria Prodi che ha riconosciuto il valore dell’Istituto don Bosco di Perugia, ha aggiunto: “i corsi triennali che dovranno integrare formazione e istruzione inizieranno tra poco e sono stati definiti in un tavolo tecnico di confronto che ha portato a delineare un anno di transizione, necessario ad avviare la nuova normativa”.
L’assessore, poi, in risposta ad una interrogazione del consigliere Sebastiani ha affermato che “le risorse che il Ministero ha assegnato all’Umbria sono state triplicate rispetto allo scorso anno ed avremo un numero sufficiente di ore per i nostri ragazzi”.
- Redazione
- 4 Ottobre 2007
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