In base ai dati Istat il costo di costruzione, in Italia, di un fabbricato residenziale è lievitato del 3,9% nel secondo trimestre di quest’anno rispetto all’analogo periodo del 2006, con una variazione di +0,8% rispetto invece al trimestre precedente.
Fatto uguale a 100 il costo nel 2000, questo sarebbe salito alla quota 126,9 nel 2007. Il dato di Perugia, peraltro inferiore a quello di tante altre città umbre soggette alla normativa antisismica, sarebbe di 129,8, perciò superiore di quasi 3 punti rispetto alla media nazionale. Perugia quindi sarebbe al quinto posto assoluto fra i capoluoghi di regione e di provincia autonoma italiani, dopo Genova (135,6), Roma (135,3), Firenze (132,3) e Bari (129,9), ma ben davanti a grandi città come Bologna (121,2), Napoli (126,3), Milano (126,9), Torino (127), Palermo (128,3).
Unica nota positiva – nel commento del capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regionale Stefano Vinti – sembrerebbe il fatto che questo fenomeno di espansione del costo di costruzione ha rallentato a Perugia proprio nel secondo trimestre di quest’anno, con un incremento nei confronti del trimestre precedente del solo +0,4% contro il +0,8% nazionale.
- Redazione
- 3 Ottobre 2007
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