Condividi su facebook
Condividi su twitter
La Provincia di Terni ha approvato il piano di gestione ittica e stanziato oltre 16.000 euro per il ripopolamento del lago

Il Consiglio provinciale di Terni ha il Piano per la programmazione e gestione ittico-faunistica che individua gli interventi per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ittico, le azioni di ripopolamento necessarie per potenziare le presenze ittiche nei vari corsi d’acqua ed indica i settori destinati o da destinare a zone di frega, di protezione, di pesca regolamentata ed i campi di gara.
Di primaria rilevanza il ruolo svolto in questo ambito dal Laboratorio Terria per l’attività ittiogenica, didattica e di ricerca, quest’ultima finalizzata al recupero di alcune specie autoctone (trota fario e gambero d’acqua dolce nel Bacino del Nera) ed al contenimento di specie esotiche (Progetto siluro nel Lago di Corbara), e per la partecipazione a progetti tesi al monitoraggio della fauna ittica e della qualità delle acque del Lago di Piediluco.
Sono state riproposte, anche per il 2007, le convenzioni con le Associazioni di pescasportivi per la programmazione e gestione dei bacini idrici, con l’ASL di Terni e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche per il controllo sanitario, ricerche di residui e di parassiti, esami batteriologici e virologici.
Massicce le azioni di ripopolamento previste dal Piano per i bacini idrografici “Nera-Velino”, “Tevere” e “Paglia-Chiani”: 47 quintali di trote fario; 20 di anguille; 120.000 carpe; 100 mila tinche e 19.800 lucci. Per questa attività è prevista una spesa di circa 108 mila euro.
Il piano finanziario 2007 prevede investimenti per 378.100 euro, derivanti dalle convenzioni con ENDESA per Piediluco e Corbara (188.248 euro) da contributi regionali (113 mila), dal concorso di ACEA ed AST per i ripopolamenti (9 mila), da residui passivi e somme reiscritte (67.900).
Gli investimenti più rilevanti riguardano le azioni di ripopolamento (108 mila euro circa), gli interventi per favorire la riproduzione nel Lago di Piediluco (20.400) e nel Lago di Corbara (16.620), il recupero di fauna ittica nel laghetto di Marmore ed immissione in acque pubbliche (6.600).

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter